Svincolo di Giostra, oggi la consegna del collaudo al Comune

Era atteso lo scorso 15 dicembre, poi ai primi di gennaio. Solo oggi, invece, il collaudo dello svincolo di Giostra verrà consegnato al Comune. Si tratta delle due rampe in uscita, ancora oggi chiuse, mentre quelle in entrata sono state aperte il 15 maggio 2013. Nessun lavoro sugli svincoli, da quel giorno ad oggi, ma si è dovuto attendere tanto perché, problemi del viadotto Ritiro a parte, il quadro economico dell’opera è stato chiuso appena un mese fa, con la determina comunale numero 264 del 20 dicembre 2016.

L’atto formale di emissione collaudo è un passaggio fondamentale per consentire al Cas di operare anche su quelle rampe e raccordarle col viadotto Ritiro, lì dove sono già iniziati i lavori di posa del giunto temporaneo. Il passaggio di consegne dal Comune al Cas avverrà nei prossimi giorni; i lavori dureranno due mesi, poi si passerà dal viadotto Ritiro, che dovrà essere svarato, allo svincolo di Giostra, che diventerà passaggio autostradale obbligato. In pratica si uscirà al nuovo svincolo di Giostra e si rientrerà dallo stesso per proseguire in direzione Palermo.

Ciò che interessa ai messinesi, però, non è solo proseguire in direzione Palermo, ma anche uscire dal nuovo svincolo di Giostra e raggiungere il viale sottostante. Si potrà così finalmente entrare in tangenziale a Messina Sud (o negli altri svincoli) e bypassare gran parte della città in tangenziale per uscire a Messina Nord, sul viale Giostra, e poi, tramite la galleria San Jachiddu, anche sul viale Annunziata. I tempi di questa possibilità, però, non sono ancora definiti. Non basta il giunto di collegamento temporaneo tra il viadotto Ritiro e lo svincolo di Giostra, serve anche chiudere il cantiere della Ricciardello, rimasto in stand by anche perché l’impresa brolese non era stata ancora del tutto pagata, poi dovrà essere spostato un grande silos insieme agli altri mezzi rimasti sul posto. Operazioni che si possono concludere in breve tempo, ma che più tardi iniziano e più tardi finiscono…

(Marco Ipsale)