Furti nell’area archeologica di Tindari: un arresto e una denuncia

Sono stati beccati a scavare con un piccone ed una vanga all’interno del sito archeologico di Tindari, area protetta dai Beni Culturali nonché zona di elevato interesse storico ed archeologico. Manette ai polsi per Gaetano Gulisano, 54 anni di Paternò, e denuncia a piede libero un altro catanese di 57 anni, anche lui del catanese.

Ad intervenire sono stati i poliziotti del Commissariato di Patti a seguito di una segnalazione giunta nella notte tra l’1 ed il 2 giugno. Ad allertare gli agenti sono stati i custodi del sito archeologico dopo aver notato due persone che stavano scavando abusivamente nelle vicinanze del Teatro greco.
Le immediate ricerche da parte dei poliziotti, coadiuvati dei militari dell’Arma dei Carabinieri, hanno in breve dato risultati.

I due sono stati localizzati lungo un costone di roccia, in una zona impervia da raggiungere. I poliziotti hanno allora atteso che ai spostassero da quell’area per poi bloccarne uno.

Si trattava di Gaetano Gulisano che, a seguito di perquisizione, è risultato anche in possesso di una lampadina tascabile a led di colore azzurro, un piccone ed una vanga per scavare. Il complice è stato individuato e fermato poco dopo.