Accorinti: «Pronto a dialogare con tutti e 40 consiglieri comunali»

Nessun accordo sottobanco c’è stato prima della sfiducia e nessun accordo sottobanco ci sarà adesso che la mozione è stata bocciata grazie ai voti determinanti di quattro genovesiani (con lo zampino altrettanto importante di tre consiglieri comunali del partito democratico). Sul punto, il sindaco Renato Accorinti ha le idee chiarissime e si dice pronto ad interloquire, nei prossimi giorni, con tutti e 40 consiglieri comunali e non solo con coloro che si sono opposti alla sfiducia: «Io ho sempre detto che ho 40 consiglieri comunali e continuo a pensare che sia così. Se poi ci sono dei consiglieri che vogliono mettersi contro la città, saranno loro a dover chiedere scusa».

Il patto di fine mandato che il sindaco aveva diffuso attraverso la stampa a poche ore di distanza dalle dimissioni a sorpresa e con polemica dell’assessore al bilancio Luca Eller sarà quindi proposto all’intero Civico Consesso, affinché i consiglieri – in vista dell’ultimo anno e mezzo di mandato – non facciano mancare il proprio supporto agli atti utili per Messina.

Tornando alla seduta di mercoledì, al primo cittadino e ai suoi assessori non piace la lettura che siano stati i cosiddetti genovesiani a salvarli dalla sfiducia: «Il partito di Forza Italia si è spaccato: il capogruppo Trischitta e altri consiglieri vicini a Genovese hanno votato a favore della sfiducia» ha puntualizzato l’assessore Daniele Ialacqua. «Sindoni e Contestabile sono genovesiane e hanno votato sì dalla sfiducia» ha fatto eco dalla platea la consigliera comunale Ivana Risitano.

Anche per Accorinti l’accostamento è fuori luogo: «Ma io cos’ho a che fare Genovese?» ha domandato retoricamente facendo scattare l’applauso dei supporters presenti nella sala del Palacultura.

A parte il report dei vari assessori ed i commenti post sfiducia, la lunga conferenza stampa di sabato i mattina è stata anche l’occasione per tracciare l’identikit dei prossimi assessori che siederanno nella giunta di palazzo Zanca al posto dei dimissionari Eller e Daniela Ursino. Per i nomi bisognerà attendere ancora, al massimo 10 giorni ha assicurato il sindaco, ma di sicuro saranno persone che avranno un’affinità politica con il resto della squadra che tiene le redini di palazzo Zanca.

La stagione dei tecnici – avviata con l’ingresso nell’esecutivo di Ursino ed Eller – è naufragata e anche malamente, perché entrambi gli ex assessori hanno rinfacciato alla giunta di aver assunto un’identità politica eccessivamente ideologizzata. Le due new entry saranno quindi probabilmente espressione o comunque proverranno da ambienti vicini ai due movimenti che appoggiano l’amministrazione Accorinti, vale a dire “Cambiamo Messina dal Basso” e “Indietrononsitorna”.

Il sindaco Accorinti ha sottolineato ancora una volta che non ci sono spartizioni da fare né scelte calate dall’alto, ma stavolta il requisito della convergenza politica non potrà mancare.

Non si capisce perché però – e a precisa domanda non è arrivata una risposta chiara – a maggio scorso siano stati messi alla porta Tonino Perna e Patrizia Panarello, che di certo erano politicamente molto più vicini alla giunta di quanto non lo siano mai stati Ursino ed Eller, come era chiaro a tutti sin dall’inizio.

«Perna è dovuto andar via per problemi di salute» ha tagliato corto il sindaco. Sull’ex assessore alla pubblica istruzione Patrizia Panarello nessun chiarimento invece.

E tra un cambio e l’altro, da giugno 2013, la giunta Accorinti – per motivi diversi – ha perso ben sette assessori: Sergio Todesco, Filippo Cucinotta, Nino Mantineo, Tonino Perna, Patrizia Panarello, Daniela Ursino e Luca Eller Vainicher.

Dal momento dell’insediamento, gli unici ad essere rimasti in sella, oltre al sindaco naturalmente, sono: Gaetano Cacciola, promosso a vice-sindaco; Sergio De Cola, il cui peso è andato via via crescendo; Daniele Ialacqua, espressione diretta del Movimento Cambiamo Messina dal Basso; e Guido Signorino, che nel corso di questi tre anni ha dovuto rinunciare alle deleghe al bilancio e al ruolo di vice-sindaco.

In pieno accordo con il sindaco Accorinti, gli assessori in carica rimetteranno le deleghe nelle sue mani per l'ennesimo "rimpasto" in vista della nomina dei nuovi assessori .

Danila La Torre