L’assessore Signorino: “Continua il lavoro d’interlocuzione con il governo sul Masterplan”

Prosegue il lavoro di relazione col Governo per la definizione del Masterplan della Città Metropolitana di Messina. Nella riunione dello scorso lunedì 23 era emerso il rischio che le richieste dei territori in relazione agli svincoli autostradali potessero configurare "aiuto di Stato" a vantaggio del CAS e risultare dunque inammissibili. Nel corso della settimana l'Assessore Signorino ha approfondito la questione. Il CAS in realtà, è un consorzio pubblico che non svolge attività economica e non persegue fini di lucro, ma ha come oggetto sociale il fine pubblico del completamento della rete autostradale in Sicilia, da realizzarsi con finanziamenti pubblici. Secondo quanto riferisce la segreteria tecnica del Sottosegretario De Vincenti, va sulla stessa lunghezza d'onda il Ministero delle Infrastrutture, che avrebbe comunicato a Palazzo Chigi di ritenere ammissibili i finanziamenti. I progetti possono dunque rimanere nel Masterplan; inoltre, anche al fine di garantire il monitoraggio e i tempi di esecuzione, "stazione appaltante" delle opere sarà la Città Metropolitana.
Maggiore approfondimento richiederà la materia degli "aiuti di Stato" in relazione alle opere previste che vedono la partecipazione di privati (il porto turistico di S. Stefano di Camastra e la piastra logistica di S. Filippo). Questi approfondimenti, comunque, potranno aver luogo anche dopo la sottoscrizione del patto, che prevede la possibilità di eventuali rimodulazioni a seguito delle verifiche semestrali.
E' stato molto apprezzato il livello e la qualità dell'interlocuzione territoriale che ha preceduto la definizione della progettualità. Gli interventi sulla viabilità consentono una importante opera di ricucitura del territorio realizzata, nell'ottica del risparmio del suolo, per la più gran parte con efficientizzazione e potenziamento della rete stradale e autostradale esistente. Gli interventi infrastrutturali e per lo sviluppo economico sono prevalentemente connessi alle attività logistiche e portuali (Porto di S. Stefano, Piastra logistica di S. Filippo) o collegati ai settori produttivi locali (Florovivaismo sulla fascia tirrenica). Numerosi gli interventi per la tutela dal dissesto idrogeologico (particolarmente nel Comune Capoluogo) e per la valorizzazione delle risorse naturali (Nebrodi, pineta di Camaro). Tra le infrastrutture strategiche c'è l'acquedotto di Messina e la protezione della condotta del Fiumefreddo: si interverrà con il masterplan regionale per la messa in sicurezza del territorio (che supera i confini metropolitani) e col masterplan della Città Metropolitana per la manutenzione della tubatura, secondo il progetto presentato dall'AMAM. Ancora in tema di ambiente, è previsto un importante intervento sul depuratore di Mili che, oltre al potenziamento e ristrutturazione dell'impianto, prevede l'attivazione di un biodigestore anaerobico in grado di assorbire l'intera frazione umida dei rifiuti prodotti nella città di Messina e di produrre energia elettrica da biogas, con la previsione di economie annue complessive per 3-4 milioni di Euro. Inserite anche opere che non richiedono finanziamenti aggiuntivi, ma che necessitano di accelerazioni procedurali, sulle quali può intervenire il Governo (Porto di Tremestieri, Porto di S. Agata, Palazzo di Giustizia) e interventi per la valorizzazione del patrimonio artistico e per progetti di ospitalità diffusa (Nebrodi). Il Comune di Messina utilizzerà risorse anche per la definizione di un piano di intervento straordinario sul rischio idrogeologico e sismico, con l'intenzione sviluppare metodologie e tecnologie innovative, coinvolgendo imprese e settore della ricerca per consolidare nel territorio una specializzazione d'avanguardia in un segmento produttivo (l'edilizia della prevenzione) di sicuro sviluppo e con grande potenziale di esportazione. Contrariamente a quanto da alcuni affermato, col masterplan Messina riceve risorse FSC in misura identica alle altre città metropolitane della Sicilia (61 milioni nel biennio 2016-17; 332 milioni nel periodo 2016-2020).

Generalmente la "ricerca dei progetti cantierabili" avveniva senza coordinamento, alla scadenza della disponibilità dei fondi europei, nel disperato tentativo di evitarne la restituzione. Col masterplan questa fase viene anticipata all'inizio del ciclo di finanziamento e viene assoggettata a programmazione; il patto sarà soggetto a verifica (e rimodulabillità) semestrale. Che l’attivazione del Masterplan abbia luogo contemporaneamente al varo delle Città Metropolitane in Sicilia è di ottimo auspicio. E Messina ha avuto la capacità di cogliere questa occasione nel modo migliore.

Guido Signorino