Ricomincia l'”odissea” estiva. Gioveni e Mammola a muso duro contro il sindaco

“Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia… stesse code”. Svincolo di Giostra ancora chiuso in uscita, viadotto Ritiro sempre ridotto ad una corsia. Il risultato è che nel tratto tra gli svincoli di Boccetta e Villafranca si formano lunghissime code che portano all’esasperazione tutti quei messinesi che, specie nei week end, si spostano nella vicina costa tirrenica. Oltre al danno, la beffa, visto che per percorrere questa parte di tangenziale è necessario sborsare 1 euro e 20 centesimi a volta. Cifra considerata iniqua in condizioni normali, figurarsi adesso.

A lamentarlo, stavolta, non è come di consueto il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo, ma il collega del Consiglio comunale, Libero Gioveni, anche lui uno che non demorde facilmente. Ed il bersaglio non è il Consorzio per le Autostrade Siciliane, ma il sindaco Renato Accorinti, reo di non aver mai fatto pressione sul Cas per eliminare il pedaggio.

“Oltre al noto restringimento della carreggiata di tutto il viadotto Ritiro e delle gallerie a ridosso – evidenzia Gioveni – se ne è aggiunto un altro (si spera provvisoriamente) subito dopo lo stesso viadotto, tanto da creare sulla lunga e precaria infrastruttura un’altra lunghissima fila di autovetture”.

Ancora più duro il segretario cittadino di Italia dei Valori, Salvatore Mammola, che ricorda le promesse del sindaco in campagna elettorale. “In un comizio nella piazza di Rodia, s’impegnava a porre rimedio a questo abuso. Ad oggi nulla è stato fatto, anzi tutto dimenticato. Sindaco Accorinti, dove sei? Intervieni sul Cas, dimostrando ai messinesi che quello che hai detto nei comizi in campagna elettorale non era soltanto pura speculazione politica, non erano le solite parole che gli imbroglioni dicono in campagna elettorale, che non ti sei sgolato sul pedaggio autostradale solo per prendere i 59 voti che ti hanno permesso di arrivare al ballottaggio”.