Mazzarrà chiude i cancelli all’Ato3, per Messinambiente è di nuovo caos

Sembrava quasi troppo bello per essere vero. Fino a poche ore fa questa era stata la prima giornata normale di lavoro per Messinambiente che pensava di aver superato tutte le innumerevoli difficoltà dell’ultima settimana e dopo un primo maggio di super lavoro, nonostante il giorno festivo, anche oggi il programma degli interventi era serratissimo. L’obiettivo di oggi era riuscire a raccogliere entro la fine della giornata 600 tonnellate di rifiuti. Il centro cittadino era stato quasi tutto ripulito, i mezzi non si sarebbero fermati neanche stanotte. Ma ecco che arriva il colpo di scena. La discarica di Mazzarrà ha chiuso di nuovo i cancelli. Stavolta il vento non c’entra niente, i cancelli restano chiusi solo per i mezzi messinesi, il sito ha deciso di non far più scaricare l’Ato3. Una mazzata pesantissima per Messinambiente che si è vista vanificare tutti gli sforzi di ore e ore di lavoro e senza neanche un minimo preavviso. Stamattina i mezzi avevano regolarmente scaricato, con il primo viaggio erano state portate circa 300 tonnellate di rifiuti, altre 300 sono invece rimaste sui mezzi che nel frattempo avevano fatto un secondo viaggio e che sono tornati a casa con la stessa spazzatura con cui erano partiti. Mezzi pieni e dunque impossibilità di andare avanti con la raccolta. Il solito circolo vizioso che in questo momento così delicato rischia di far precipitare ulteriormente una situazione igienico-sanitaria già al limite. Anche per il Commissario Ato3 Michele Trimboli la notizia è arrivata all’improvviso, anche se era prevedibile che prima o poi accadesse, spiega il liquidatore. Da ottobre Messina, e dunque l’Ato3, non paga le fatture per scaricare a Mazzarrà. Sette mesi di arretrati per un totale di 4.900.000 euro che l’Ato3 deve versare alla discarica. Il commissario Trimboli più volte ha segnalato il problema a Palazzo Zanca, ma dal Comune si continua a tacere. Il Commissario Croce ha girato all’Ato3 i 400mila euro da versare subito a Messinambiente per superare l’emergenza, cifra che rappresenta l’ennesima soluzione tampone per la partecipata che si occupa della raccolta rifiuti. Questo però accadeva stamattina. Nel frattempo è arrivata la nuova tegola. Il Commissario Trimboli sta cercando una soluzione, Di Maria aspetta notizie perché con i mezzi pieni Messinambiente è di nuovo ferma, anche il Prefetto sta cercando di scongiurare il peggio. “Siamo la città di Pulcinella” ha detto il Di Maria che tenta di non perdere mai l’ottimismo ma che ad un certo punto è costretto a prendere atto di quanto sia difficile far andare avanti le cose che dovrebbero essere normali. E intanto i cittadini continuano a contare tonnellate di immondizia ad ogni angolo della strada.

(Francesca Stornante)