Crocetta ha più appeal di Belen Rodriguez, anche senza la farfallina

Ormai il governatore Crocetta ha più appeal di Belen Rodriquez, anche senza la farfallina. L’Hotel di Antonio Presti a Tusa, dove il Presidente ha dimora ormai da mesi è diventato meta di pellegrinaggi più gettonata di Lourdes, provenienti da “ogni dove” in senso partitico. Il vertice di sabato scorso, per concordare le candidature al Senato, ma anche le altre riunioni sono ormai destinate a “pochi intimi” dai 200 in su. A tre mesi dalle elezioni regionali il Movimento di Crocetta è diventato il più ambito da politici dissidenti o in fuga dai partiti di provenienza, àncora sicura in tempi d’incertezze elettorali. Dietro la porta del governatore c’è più fila che all’ufficio postale nei giorni di pagamento delle pensioni. E anche i messinesi non sono da meno, alla ricerca di quegli spazi che i partiti monocratici e personali di moda in riva allo Stretto non danno da tempo anche a chi ha le doti, le competenze e il merito. Troppo impegnati a difendere le proprie poltrone i leader dei partiti rischiano di perdere i colonnelli ed i capitani. E se perdi i capicordata perdi le truppe e i soldati semplici. L’elenco è lungo, si va dal Pdl all’Mpa passando per Fli, Pd, lomontiani, Udc, consiglieri ex o attuali, sindaci, consulenti, politici d’area.

Iniziamo dal Pdl, ex o in fuga, perché a Tusa si son visti il trio Pippo Corvaja e Roberto Sparso, ex assessori della giunta Buzzanca pentiti e delusi dalle sue dimissioni in corsa, e l’attuale consigliere provinciale Pdl Nino Scimone. Dietro i tre, pare ci sia Beppe Picciolo che sta per portare le sue truppe in casa Crocetta. Per Corvaja potrebbe esserci un posto in lista al Senato, “con vista sul futuro”. Alla corte del governatore c’è anche Angelo Burrascano, fatto questo che ha suscitato le ire dell’area Pd ex Ds, capitanata da Angela Bottari e Lucia Tarro Celi. In area Pdl c’è Giovanni Rovito, responsabile provinciale del Banco alimentare, ex fedelissimo di Germanà. Un pensierino, anzi una raccolta di pensieri, l’hanno fatta anche il consulente della Regione dall’era Cuffaro a quella Lombardo, ma anche in altri Enti, Francesco La Fauci (fratello dell’attuale assessore provinciale Dario La Fauci), che è stato visto a Tusa, così come Martino Russo, settore Enti di formazione. A far marcia indietro pare stia pensando il neo deputato regionale Marcello Greco, eletto con la lista Crocetta e transitato con il Movimento per il territorio di Salvo Andò, che però pare stia virando a destra (in cerca di una candidatura per l’ex ministro socialista) e pertanto non in posizione gradita a Greco. Gli ex di Palazzo dei Leoni presenti all’appello sono l’ex presidente del Consiglio Provinciale Carmelo Nucera (Udc), l’ex consigliere provinciale Nino Donato (ex lomontiano). Dalle parti dell’ Hotel di Presti si è visto anche il commercialista Giovanni Ficarra, aspirante sindaco di Taormina, area centro-destra. Tra chi ha fatto una capatina c'è anche il consigliere provinci​ale Pino Galluzzo (Pdl)col suocero Lucchesi e l'ex consigliere provinciale Antonio Ortoleva. C’è poi la carica dei sindaci (quasi tutti ilomontiani o ex Mpa) e dei vicesindaci, nonché provenienti da liste civiche. Si va dal sindaco di San Salvatore di Fitalia Salvatore Sidoti Pinto (lombardiano), il sindaco di Santo Stefano di Camastra Francesco Re, il sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea Salvatore Bucolo (Pdl, ritenuto adesso molto vicino a Picciolo), il vicesindaco di Barcellona Pippo Saja (Sel), il sindaco di Roccavaldina Nino Di Stefano e quello di Monforte Nino Romanzo (entrambi lomontiani), il sindaco di Valdina Pierluigi Di Stefano, l’ex sindaco di Patti Pippo Venuto, l’ex vicesindaco di Mistretta (adesso all’opposizione, vicino a Genovese), Andrianò, l’ex commissario del Parco dei Nebrodi Nino Ferro (ex Mpa area Fortunato Romano). Tra i sindaci ha voluto precisare di essere un lomontiano di ferro (come appunto abbiamo scritto)Nino Romanzo, primo cittadino di Monforte che ha aggiunto di aver incontrato Crocetta a Tusa per ragioni istituzionali. All’elenco non aggiungiamo, ovviamente, l’intera area Pd ex Ds e vicina a Beppe Lumia, perché presente sin dalla prima ora, come ad esempio Francesco Calanna, che aveva un posto assicurato nella lista Crocetta a Messina e che ha rinunciato dopo il diktat del Pd. Il clima è in fermento, sopratutto dopo la decisione di Lombardo di tornare a far parte di quel triangolo d'alleanza con Berlusconi e Miccichè che gli consentì la vittoria nel 2008 alle regionali. Il ritorno al passato dell'ex governatore ha aperto la strada a quanti, e sono in tanti ex Mpa non hanno alcuna intenzione di schierarsi col centrodestra. Da qui la decisione di spostarsi in direzione Megafono. Altra strategia in fase di sudio è quella che riguarda, come abbiamo già detto, il Centro democratico di Tabacci, lista nela quale potrebbe approdare Lo Monte(e non solo), con un'ipotesi in più: il voto alla Camera per la lista Tabacci ed al Senato per quella Crocetta .Ovviamente siamo ancora solo alle voci.

E siamo solo all’inizio, perché le Politiche lasceranno morti e feriti sul campo, e già nelle avvisaglie di questa campagna elettorale, con la formazione delle liste, c’è un esercito di scontenti e a disagio nei confronti dei “nominati” e dei “finti nominati”, un esercito di delusi o di stanchi. Dopo le Politiche si aggiungeranno i “trombati”. Insomma, Tusa continuerà ad essere meta di pellegrinaggi nonostante non sia la stagione ideale, quella estiva. E Crocetta continuerà ad avere più fan di Belen, nonostante non abbia tatuata la farfallina. Figuriamoci se gli venisse l’idea di tatuarsi cosa succederebbe. Sai che fila…..

Rosaria Brancato