Cassintegrati Rodriquez da 4 anni: “Perche tocca sempre e solo a noi?”

Da quattro anni in cassa integrazione, con lo stipendio ridotto, con il futuro pieno di ombre e con una professionalità che avevano e che pian piano stanno perdendo. Sono 14 operai dei Cantieri Rodriquez che non capiscono perché da anni tocchi sempre a loro, che non si spiegano i motivi per cui inizialmente questo processo doveva toccare tutti e che poi ha sempre e solo colpito le stesse persone. Oggi si sono riuniti davanti i cancelli dei cantieri per provare ad avere delle risposte. Chiedono la solidarietà di chi lavora all'interno di Rodriquez, circa una cinquantina di operai, più indotto e consulenti, che stanno operando sulle ultime due barche della commessa Oman. Ma soprattutto chiedono all’azienda i motivi per cui per anni i cassintegrati sono stati sempre loro anche se gli ammortizzatori sociali dovevano essere strutturati secondo un piano che prevedeva la rotazione del personale. “Ci sentiamo penalizzati come lavoratori e come uomini” hanno raccontato oggi davanti ai cancelli. “Questi cantieri erano uno dei fiori all’occhiello di Messina, ognuno di noi aveva una professionalità di alto livello e da qualche anno ci hanno praticamente tagliati fuori dal lavoro” dicono amareggiati. A peggiorare il quadro la recente il fatto che dal primo gennaio i Cantieri Rodriquez sono stai assorbiti da Intermarine, società con sede a in Liguria e che fa capo al Gruppo Immsi presieduto da Roberto Colaninno. I lavoratori hanno ricevuto una lettera nella quale viene annunciato il loro passaggio alle dipendenze della nuova società, ma temono che questo possa essere solo il preludio di una generale dismissione. "Siamo preoccupati – sostiene Nino Alibrandi, segretario della Fim CISL di Messina – perché in gioco c'è il futuro dello stabilimento. Cosa accadrà al termine della commessa Oman, della quale già a metà febbraio verrà consegnata la penultima nave? La fusione per incorporazione effettuata nei giorni scorsi dalla InterMarine di Colaninno sembra l'atto finale di un percorso di smantellamento del cantiere da noi denunciato da almeno cinque anni. Con una semplice ristrutturazione aziendale – spiega Alibrandi – potrebbero pure chiudere il cantiere di Messina. Forse è per questo che non hanno mai presentato il Piano Industriale. A chi si vuole consegnare il cantiere e per fare cosa?". Il sindacato ha chiesto un incontro a Confindustria e all'azienda per capire quali siano i criteri della rotazione dei lavoratori in cassa integrazione e la situazione dello stabilimento di Messina. (Francesca Stornante)