Da Napolitano a Fini, messaggi di cordoglio. L’arcivescovo: «La tragedia interpella la coscienza». Il Coni: nel week-end minuto di silenzio

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sta seguendo, in stretto contatto con il dipartimento della Protezione Civile, le operazioni di soccorso nei Comuni della provincia di Messina: «Il presidente della Repubblica – si legge in una nota – ha chiesto al prefetto Alecci di rappresentare i suoi sentimenti di partecipe solidarietà e la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e alle comunità colpite. Quest’altra tragedia – conclude – ripropone l’esigenza assoluta, richiamata dal Capo dello Stato proprio nella cerimonia al Quirinale dell’altro giorno dedicata alla tutela dell’ambiente ed alla salvaguardia del territorio, di adeguate e costanti politiche di prevenzione, a cui affiancare una puntuale azione di vigilanza e di controllo delle situazioni a rischio». Messaggio anche da parte del presidente della Camera Gianfranco Fini, che ha espresso il proprio cordoglio per le vittime del maltempo con un telegramma trasmesso al prefetto Alecci: «Ho appreso con profondo dolore le notizie relative al disastro naturale che ha duramente investito vaste zone della provincia di Messina, causando vittime e ingenti danni materiali. Nel rivolgere la mia partecipazione e vicinanza a lei e alle comunità messinesi, la prego di far giungere ai familiari delle vittime, il profondo cordoglio mio personale e della Camera dei deputati. Desidero inoltre esprimere la mia solidarietà – ha concluso Fini – a tutti coloro che sono rimasti coinvolti in questo tragico evento e manifestare sincera riconoscenza a quanti si stanno adoperando per riportare la situazione alla normalità».

Accorato l’intervento dell’arcivescovo Calogero La Piana: «La tragedia interpella la coscienza e il senso di responsabilità di ciascuno nel custodire la natura, riconoscendola dono prezioso creato da Dio e autentico bene per l’uomo». E’ quanto scrive l’arcivescovo di Messina, Calogero La Piana, in un messaggio «sui tragici eventi del nubifragio messinese. Apprendo con dolore – afferma monsignor La Piana – le tragiche notizie del nubifragio che ha colpito, per l’ennesima volta, la nostra diocesi, nel versante tirrenico, e, insieme a tutti voi, seguo con particolare apprensione l’evolversi della vicenda. Assicuro, intanto – prosegue il vescovo – la mia preghiera per le vittime, invoco ogni consolazione dal Signore per le famiglie che sono nella prova, sono accanto ai parroci e ai sindaci dei territori colpiti, ed esprimo gratitudine alle forze dell’ordine locali e a quanti stanno prestando soccorso, adoperandosi con infaticabile e diuturno impegno. Sebbene scossi per la tragicità dell’evento – prosegue monsignor La Piana – e consapevoli della nostra fragilità e impotenza, manteniamo salda la Speranza forti della Parola pregata proprio questa mattina: “Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati”. Auspico – conclude – che in questo momento la solidarietà affettuosa, il farsi carico delle altrui sofferenze per alleviarne il peso e il comune senso di appartenenza civile ed ecclesiale, possa contraddistinguere il servizio offerto».

Infine, l’ultima notizia arriva dal Coni. Il mondo dello sport, stavolta, non mostrerà indifferenza, come vergognosamente accaduto, in particolare col calcio, in occasione dell’alluvione del 1. ottobre 2009. Lo sport italiano, infatti, osserverà un minuto di silenzio nel fine settimana in memoria delle vittime dell’alluvione di ieri. «Il presidente del Coni, Giovanni Petrucci, ha invitato le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate e gli enti di promozione sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive, che si disputeranno in Italia nel fine settimana, in memoria delle vittime dell’alluvione che ha colpito la provincia di Messina», si legge nella nota del Coni.