Cronaca

Pensionato morto dopo lite, assolto il “contendente”

Non c’è alcun collegamento tra la morte di Giuseppe Trimarchi, il pensionato spirato il 10 febbraio di 3 anni fa al Policlinico e la lite avuta qualche settimana prima con un cinquantatreenne. E’ questa la conclusione a cui sono arrivati i giudici della Corte d’Assise (presidente Micali) che ha assolto pienamente Mario Altieri, che era stato accusato di omicidio preterintenzionale.

L’Accusa, il Pm Piero Vinci, aveva chiesto la condanna a 6 anni ed 8 mesi, sulla scorta della prima consulenza medica effettuata per conto della Procura all’indomani del decesso. L’avvocato Nino Cacia, difensore di Altieri, ha invece contestato i risultati di quella consulenza, facendo leva su altre consulenze mediche, ed ha contestato l’aggravante della preterintenzionalità.

Altieri e il pensionato, infatti, quel 29 gennaio “incriminato” stavano discutendo animatamente in una piazzetta di Giampilieri quando proprio Trimarchi assestò due colpi di bastone ad Altieri, che a sua volta lo spinse a terra.

La caduta gli procurò una frattura che pegggiorò le già precarie condizioni di salute del pensionato, ricoverato in Policlinico in Rianimazione dove ha spirato l’ultimo respiro una decina di giorni dopo.

La famiglia di Trimarchi, assistita dall’avvocato Diego Cusmano, presentò esposto ai Carabinieri, chiedendo alla magistratura di verificare se vi fosse un collegamento tra quella lite e la morte del loro caro.