Politica

Per adesso niente ispettori ambientali per il porta a porta. E monta la polemica

Nervi tesi a Palazzo Zanca. Il braccio di ferro iniziato due giorni fa in aula sul caso di Taormina Arte ha fatto capitolare ieri sera anche gli ispettori ambientali. Dopo giorni di confronti e riunioni che avevano trovato tutti d’accordo sull’importanza di istituire queste figure che si dovranno occupare di controllo del territorio quando partirà la raccolta porta a porta, ieri sera il colpo di scena.

Stop al gioco

L’assessore Dafne Musolino ha deciso di ritirare la delibera. Il motivo? La decisione dell’aula di apportare alcune modifiche al regolamento che istituisce le figure degli ispettori ambientali. Nello specifico il consiglio ha tolto la via preferenziale che era stata inserita per le associazioni, lasciando invece ai singoli cittadini la possibilità di candidarsi per questo ruolo. Ruolo che, è bene ricordare, è a titolo volontaristico e non prevede alcun compenso né tantomeno alcun tipo di inquadramento professionale.

Per l’esponente dell’amministrazione De Luca però le associazioni sarebbero state fondamentali perché già organizzate e strutturate al loro interno e dunque più facili da coordinare ai fini del servizio. Tanto che ieri sera ha tentato di reinserire questa possibilità con un subemendamento che avrebbe stravolto la volontà già espressa e votata dal consiglio. Si è creato un inevitabile muro contro muro. E alla fine è scattato il ritiro della delibera. Perché un regolamento così modificato non sarebbe stato utile ai fini degli obiettivi prefissati.

Quindi per adesso niente ispettori ambientali. Nonostante in queste settimane proprio l’amministrazione De Luca e MessinaServizi abbiano più volte sottolineato l’importanza di questo passaggio in ottica porta a porta.

Dure le critiche scoppiate in aula. In tanti hanno contestato l’ennesimo atteggiamento di un’amministrazione che non accetta il confronto democratico e che evidentemente non è disposta a recepire le decisioni maturate all’interno dell’aula. Tanto da ritirare l’atto nel momento in cui non è “passato” così come era stato confezionato. Ieri sera stesso il consiglio ha annunciato che si farà carico di riproporre la delibera, consapevole dell’importanza del percorso verso il porta a porta. Ma questo al momento non cambia le carte in tavola.

L’attacco social di De Luca

Inevitabile è stato poi l’ennesimo affondo social del sindaco De Luca, con tanto di asino in foto a corredo del post: «I lavori del consiglio comunale trasformati da alcuni consiglieri in una vera e propria carneficina. Abbiamo dovuto ritirare il regolamento che istituisce gli ispettori ambientali che rappresentano una parte indispensabile per avviare il servizio di raccolta differenziata porta a porta. 

I consiglieri comunali del PD, di LiberaMe e di 5 stelle hanno cassato degli articoli che prevedevano il coinvolgimento delle associazioni di volontariato per organizzare e gestire almeno 300 ispettori ambientali appositamente selezionati e formati.

Nessuna motivazione è’ stata formulata a sostegno del criminale attacco alle tantissime associazioni di volontariato che operano quotidianamente per il perseguimento del bene comune. Mi dispiace che la città debba pagare per i prossimi sei mesi questo amaro prezzo».

Ma l’aula non ci sta e rivendica il suo ruolo. La sensazione è che questo sia solo l’inizio. 

Francesca Stornante