Svincolo San Filippo al buio e tra le erbacce. Alle istituzioni non interessa

Lo svincolo autostradale San Filippo è abbandonato alla totale incuria. Il sito è infatti dominato da erbacce, arbusti e rifiuti di ogni tipo che mettono a rischio la viabilità e l’incolumità degli automobilisti. A fare luce sul fatto sono i Consiglieri Rosario Santoro, Giuseppe Crimi e Giuseppe D’Angelo che propongono al Presidente della Seconda Circoscrizione Nuccio Zullo l’attuazione di una scerbatura e bonifica della zona.

Già – come sottolineato dai tre Consiglieri – era stata sollecitata più volte a Messina Ambiente la richiesta di un tempestivo intervento, senza però aver ottenuto alcun risultato. Così, a fronte soprattutto dell’estate, viene riproposta la stessa istanza. Con il passare del tempo, tuttavia, la situazione dello svincolo autostradale si è aggravata sempre più: le erbacce insistenti nei marciapiedi, nei cigli stradali e nelle aiuole spartitraffico sono divenute, infatti, veri e propri arbusti che invadono buona parte delle carreggiate dello svincolo creando delle barriere tra le due corsie. Tutto questo causa dei seri rischi per la sicurezza degli automobilisti in quanto la visibilità viene notevolmente ridotta dalla presenza di questi ostacoli. Ma non solo. A rappresentare un potenziale pericolo, soprattutto con l’avvento della calda stagione, sono gli incendi naturali o provocati che comportano seri pericoli tra i residenti e i passanti. Per non parlare poi dell’impianto di pubblica illuminazione che risulta non funzionante a causa dell’asportazioni dei cavi di rame, causando, quindi, rischi notevoli per la viabilità lungo il tragitto.

Ad oggi, inoltre, lo svincolo autostradale di San Filippo risulta essere uno degli ingressi più frequenti per cittadini e turisti. Ed è a maggior ragione che i tre Consiglieri sollecitano il Presidente della Seconda Circoscrizione per la predisposizione di un tempestivo intervento di manutenzione, così da rendere sicuro il sito agli automobilisti e allo stesso tempo presentabile dal punto estetico.

Marco Venuti