Dietrofront. 2,5 milioni per gli stipendi di Messinambiente. La raccolta riprende

Messinambiente ne ha viste tante ed oggi ancora una in più. In mattinata sembrava che per la società il baratro fosse vicino. Dall’Ato 3 erano arrivati solo 720mila degli oltre 3 milioni di euro ricevuti in forza dei trasferimenti statali, soldi che non sarebbero bastati neppure per pagare una mensilità arretrata ai lavoratori, che erano pronti allo sciopero. La restante somma doveva servire ad onorare un debito con l’Inps, che invece sarà rateizzato.

Nel pomeriggio, il commissario di Messinambiente, Armando Di Maria, ha incontrato il commissario del Comune, Luigi Croce, che si è assunto personalmente la responsabilità di fornire alla società i finanziamenti previsti, scongiurando lo stop dei rifiuti, che sembrava cosa fatta.

La raccolta riprenderà non appena verrà riaperta la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, che anche oggi è rimasta chiusa per il forte vento.

Domani mattina, alle 11, nuovo incontro in Prefettura. Anche il neo prefetto, Stefano Trotta, aveva intimato oggi, in una lettera, che la raccolta non venisse bloccata.

“Siamo soddisfatti del risultato – dichiara Clara Crocé, segretario della Fp Cgil – ma è stata dura. Abbiamo presidiato il Comune sin da stamattina, facendoci promotori di incontri che per fortuna alla fine si sono rivelati risolutivi. I finanziamenti sono ufficialmente sbloccati e nelle casse di Messinambiente. L’incontro di domani in Prefettura servirà a trovare delle soluzioni per il prosieguo perché bisogna fare in modo che certe situazioni non si ripetano”.

(Ma. Ip.)