Pd, in 4 chiedono a Ridolfo: “E’ compatibile la permanenza di Genovese e Rinaldi?”

L’accordo nazionale tra Renzi e Franceschini che prevede in Sicilia il rilancio della segretaria regionale di Lupo, con l’appoggio forse determinante di Genovese, che ha dichiarato di voler sostenere al congresso nazionale Renzi, con buona pace dei “renziani”; la constatazione, da parte di Panarello, delle aree Letta e Pittella, che uno scontro con Genovese avrebbe indotto quest’ultimo a mettere in campo i suoi mezzi imbattibili di procacciamento del consenso.

Sono i due condizionamenti che, secondo Antonio Saitta, Gaetano Gennaro, Armando Hyerace e Giovanni Giacoppo, hanno determinato l’intesa in seno al Partito Democratico, sulla candidatura unitaria alla segreteria provinciale del sindaco di Ficarra, Basilio Ridolfo.

I quattro esponenti del Pd giudicano l’accordo un errore, “perché riproduttivo di uno schema che non ha funzionato nel passato e perché impossibile da spiegare all’opinione pubblica che ha voltato le spalle al Pd dominato da Genovese”.

Per i firmatari della nota, “a vincere è la realtà della fabbrica delle tessere e del consenso”, mentre si è persa l’occasione per “costituire un primo passo per riedificare su basi solide il rapporto tra partito e cittadini”.

La constatazione, però, è che non esistono candidature alternative. Ecco allora due domande su un tema fondamentale: “il futuro segretario del PD ritiene compatibile la permanenza di Genovese e Rinaldi nel Partito? Qualora si dovesse tornare al voto, per il rinnovo del Parlamento nazionale o regionale, proporrebbe la loro ricandidatura (anche solo alle primarie)?”.

Il nuovo corso parte da questi interrogativi. “Solo dopo – concludono – avrà senso discutere degli altri mille problemi del Pd messinese e del rischio che questo corre di restare sepolto dalle macerie della parabola di un gruppo dirigente ormai in uscita. Occorre capire, infatti, se anche per il futuro segretario, così com’è nostra convinzione, il circuito ormai disvelato tra interessi privati, aziendali, politici e i meccanismi di formazione del consenso del gruppo Genovese sia incompatibile con la tavola dei valori fondativi del Pd”.