Il ritorno delle mezze stagioni

Ho paura che stia per sparire il tema dominante delle conversazioni in ascensore , in fila dal dottore o alla fermata del tram. Anche senza essere metereologi raffinati la frase “Eh, non ci sono più le mezze stagioni”, serve a rompere il ghiaccio. Se ci metti dentro il buco dell’ozono, lo scioglimento dei ghiacciai e che finiremo come i vichinghi ad attraversare il globo spuntando nella penisola di Terranova dallo stretto di Bering ci fai un figurone. Ma per colpa di Monti saremo costretti a inventarci qualcosa d’altro, perché con la sua mania di tagliare tutto quello che gli capita a tiro ha sentenziato “Secondo me è un bene tagliare le ali, gli opposti estremismi”, e giù applausi e Osanna all’Alto dei cieli che ci ha restituito il “centro”. Nessuno ha osato dire che senza ali non si vola, gli aerei precipitano ed è difficile pure fare gol. Dopo anni di bipolarismo per colpa di Monti mani di forbice tornano le mezze stagioni, che sono quella “roba” che non è troppo calda e non è troppo fredda. Adesso tutti fanno la corsa alle mezze maniche, al “in medio stat virtus”, al centro che più centro non si può, perché, si sa, il centro è accogliente, moderato, non spaventa nessuno, è “rassicurante”. Tutti a concordare con la geniale idea che la destra è troppo destra e la sinistra troppo sinistra. Agli italiani, secondo questa filosofia “piace tiepido”. Così intorno a Monti c’è una folla di centristi che inneggiano alla mezza stagione, quella che non ti fa morire di freddo né causa colpi di sole. Ma poi, chi sono questi italiani moderati? Guidano a 85 km orari in autostrada, non mettono il parmigiano negli spaghetti con le vongole, dicono “perdindirindina” quando gli arriva l’Imu, sposano la vicina di casa e non le fanno mai le corna (e se gliele fanno si confessano due ore dopo), hanno due figli, fumano solo in balcone? Da cosa li distingui? Ridotti alla fame, non dicono mai “governo ladro? Precari e licenziati non protestano mai,ma scrivono una garbata lettera “Cortese signor sindaco…”. Il clima di recente è impazzito, altro che mezze stagioni, dal cielo piove follia e i colpi di sole avvengono a tutte le temperature. Non c’è altra interpretazione ad esempio, alle dichiarazioni del guru Gianroberto Casaleggio che annuncia “Grillo è come Gesù”, Lui e i grillini, che sarebbero gli apostoli, diffonderanno il nuovo virus nel mondo. E ti vengono i brividi, non perché pensi che Grillo possa attraversare lo Stretto di Messina camminando sulle acque, ma perché frasi simili le hai sentite nei secoli scorsi e inizi ad aver paura di un virus per nulla nuovo ma più letale, il fanatismo, l’integralismo. Se ci pensiamo bene la Maddalena- Salsi l’hanno già fatta fuori per via di quella sua passione dell’orgasmo in tv a Ballarò. Pare che questa frase di Casaleggio non l’abbia presa bene neanche Berlusconi. Ma come, uno si fa un mazzo così per 20 anni per moltiplicare i posti di lavoro e le tette in tv e all’ultimo arriva un comico sul web e ti frega il posto nell’immaginario collettivo? Quindi fanno a gara a chi le spara più grosse. Super Silvio inizia davvero a somigliare a Gesù perché riesce ad “apparire” in più posti contemporaneamente con le sue parabole (non quelle satellitari…). In questo clima impazzito accade che Gianfranco Miccichè che fino a ieri ne ha dette di tutti i colori su Berlusconi venga, per restare nel Vangelo, illuminato come San Paolo lungo la via di Damasco e dopo aver tradito il Padre facendogli perdere le elezioni in Sicilia correndo separato da Musumeci, torna tra le sue braccia come il figliol prodigo, scatenando le ire degli altri fratelli che al fianco del Papi sono rimasti nella buona e nella cattiva sorte. Nel Pd, per restare in tema di miracoli, alle primarie siciliane ha votato anche un morto, perché si sa, alla passione politica non ci sono ostacoli, uno può pure tirare le cuoia ma vuoi mettere la gioia di votare? Bersani e i suoi colonnelli, da bravi giocatori di poker, sono riusciti nella magia di convincere gli elettori che potevano scegliersi da soli i candidati salvo poi rimettere nei posti migliori i favoriti-nominati. E’ come dire sì al corteggiatore di sempre uscirci a cena,farlo pagare, ma poi passare la notte con un altro. Persino Sel è caduta nel vizietto. In Toscana dove l’allenatore Ulivieri aveva sbaragliato tutti si è ritrovato quinto e solo la rivolta popolare lo ha riportato secondo. Il siciliano Fava è capolista in Lombardia e in Sicilia c’è la marchigiana Boldrini. E’ vero, il clima è impazzito a causa del buco dell’ozono e lo spread, ma peggio di un parlamento che ha votato a maggioranza che Ruby Rubacuori era la nipote di Mubarak non potrà accaderci.

Quanto alle mezze stagioni trovo rassicurante che la destra sia destra e la sinistra sia sinistra, perché sai cosa aspettarti. Ad esempio che un partito di sinistra approvi le coppie di fatto, il testamento biologico e un partito di destra si faccia uccidere piuttosto che votare la patrimoniale, ma almeno hai le idee chiare. In Italia invece i politici credono di governare un popolo di centro e allora si colorano di mezza stagione, si mettono le tonalità tenui per non spaventare, il grigio moderato, il giallino casini, vanno a messa la domenica pure che il lunedì si fanno un tiro di cocaina in un albergo romano con la escort, e usano la parola diversamente etero per non passare per bigotti. Ma sono proprio le mezze stagioni quelle che ti fanno venire la broncopolmonite, perché ti tradiscono alle spalle. La mattina guardi dalla finestra, vedi il sole, ti metti le maniche corte e zacchete,appena esci, ti arriva sulla testa una grandinata di tasse, ti tolgono i servizi pubblici e te la devi fare a piedi sotto il diluvio e ti viene la broncopolmonite. Non sai mai cosa ti succede quando esci di casa con la mezza stagione. L’unica frase da dire in ascensore dopo il ritorno delle mezze stagioni è: “Marzo marzo pazzerello esce il sole e prendi l’ombrello”, non si sa mai lo puoi usare come arma contundente per difenderti dai centristi.

Rosaria Brancato