Le due facce dei rifiuti, tra emergenze da superare e bandi per affidare servizi e incarichi

La questione rifiuti continua ad avere un doppio volto. Da un lato c’è un’emergenza da cui ancora la città non è uscita, dall’altro c’è il nuovo assetto che il liquidatore Alessio Ciacci e il suo braccio destro Raphael Rossi stanno cercando di dare a Messinambiente. Ci sono interi villaggi, soprattutto in periferia, che da giorni e giorni fanno i conti con montagne di spazzatura e ci sono le difficoltà che la società continua ad avere nel far tornare la situazione alla normalità. Poi c’è la gestione di Messinambiente da rivedere e organizzare, in funzione dei progetti che si intendono mettere in atto. Proprio oggi scadono i 45 giorni di tempo che l’amministrazione e Ciacci si erano dati per fare il primo punto della situazione, avere un quadro completo della società e valutare le strategie da mettere in campo per il rilancio. Dunque dovrebbero iniziare a cadere i primi veli per scoprire da dove e in che modo si proverà a ripartire. Fermo restando che ad oggi si parla ancora di una società in liquidazione e che dunque, anche in prospettiva rilancio, ci sono dei paletti da rispettare.

Intanto sul sito di Messinambiente sono comparsi nuovi avvisi per affidare servizi e incarichi. Si tratta di avvisi per manifestazione di interesse per cercare professionisti, sia in forma singola che vere e proprie aziende, che diano una mano alla società di via Dogali nella gestione “post portem” delle discariche, ovvero di quei siti ormai in disuso da anni in cui non vengono più scaricati i rifiuti ma che devono essere bonificati per non creare rischi e pericoli per la salute pubblica. Ci sono tre avvisi che riguardano l’affidamento dei servizi attinenti redazioni geologiche, idrogeologiche e sismiche comprensive di indagini geognostiche riferite a progetti di messa in sicurezza definitiva o ripristino ambientale delle discariche di contrada Formaggiara (Tripi), contrada Piani (Tripi) e Vallone Guidara (Messina). Servizi per i quali Messinambiente conta di spendere rispettivamente 10 mila euro, 8 mila euro e 15 mila euro. Altri tre avvisi sono invece per cercare consulenza ambientale per la progettazione dell’impianto di estrazione biogas e percolato, studio di fattibilità ambientale sempre per i tre siti, con una spesa prevista di 15 mila euro, 18 mila euro e 12 mila euro.

In tutti i 6 bandi si specifica che l’avviso è finalizzato esclusivamente a ricevere manifestazioni di interesse per favorire la partecipazione e la consultazione del maggior numero di operatori economici in modo non vincolante per l’Ente appaltante, avendo come unico scopo quello di comunicare all’Ente la disponibilità ad espletare il servizio da affidare. Gli avvisi inoltre non prevedono graduatorie di merito o attribuzione di punteggi, ma formalizzano una indagine conoscitiva finalizzata all’individuazione del soggetto a cui affidare il servizio, nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza. Per presentare domanda c’è tempo fino al 16 maggio, per tutti i dettagli basta consultare i bandi sul sito di Messinambiente.

La società cerca però anche un aiuto interno che si dovrà occupare dei conti. Sul piatto c’è un incarico per il controllo contabile per il triennio 2014-2016, Messinambiente è alla ricerca di un soggetto revisore, persona fisica o società, a cui consegnare il delicatissimo compito di supervisione dei conti dell’azienda. E’ possibile presentare le candidature entro le 12 del 12 maggio, tra i requisiti richiesti l’esperienza maturata negli ultimi 5 anni in società di capitali.

Sul fronte dell’emergenza nel frattempo si naviga a vista e dalla terza circoscrizione arrivano le richieste di intervento per situazioni ormai difficilissime da gestire. I consiglieri Andrea Aliotta e Nunzio Signorino hanno puntato i riflettori sull'incuria in cui versano i due torrenti della zona. Le responsabilità non sono tutte di Messinambiente perché ad esempio nel torrente Bisconte a creare difficoltà è la vegetazione che cresce a dismisura lievitando sempre più fino addirittura all'altezza delle finestre delle abitazioni. Il torrente Catarratti ha invece preso le sembianze di una vera e propria discarica a cielo aperto dove non solo vi si possono trovare suppellettili e rifiuti di ogni tipo, ma anche eternit, denunciano i consiglieri. nella parte iniziale del Torrente esattamente proprio sotto il ponte dell'autostrada affaciandosi sul torrente potrete notare la presenza del materiale eternit.

Grave situazione igienico sanitaria e di degrado ambientale vengono segnalate anche dal presidente della terza circoscrizione Lino Cucè che chiede interventi soprattutto a Bordonaro Inferiore e Superiore, Rione Gescal, Valle degli Angeli, via XXII Apostoli a Provinciale, zone in cui la raccolta dei rifiuti non viene effettuata da diversi giorni. Cucè è pronto a chiedere l’intervento dell’Asp per verificare le condizioni minime di vivibilità e punta il dito contro la decisione di Ciacci di sospendere i turni straordinari nei giorni di festa. Secondo Cucè questo sarebbe una delle cause dei tanti disservizi di queste ultime settimane, di certo non la pensa allo stesso modo il liquidatore di Messinambiente che probabilmente in questo modo ha posto un argine all’uso e abuso dei turni straordinari nei festivi che potrebbero pesare non poco sulle casse della società.

Dai villaggi si chiedono risposte urgenti. La gente è stanca di vedere spazzatura ad ogni angolo, senza dimenticare però che anche i cittadini possono fare una piccola parte ed evitare di lasciare rifiuti ingombranti a ridosso di cassonetti e marciapiedi.

Francesca Stornante