Servizi sociosanitari, avviso per la gestione del Punto Unico di Accesso

Il Comune di Messina ha pubblicato l’avviso per la gestione del Servizio PUA Distrettuale ( Punto Unico di Accesso), programmato con i fondi del Piano di Azione e Coesione – Anziani.

Il PUA si avvale della piattaforma del Sistema Informativo del dipartimento Politiche Sociali, in fase di costituzione, che include un insieme di strumenti web based accessibili da parte di soggetti diversi e in grado di interagire con altri sistemi informativi (servizi anagrafici dei comuni, servizi socio-sanitari). Si tratta di una rete finalizzata al raccordo tra l’Azienda Sanitaria Provinciale e i comuni del distretto 26.

I sei Punti di Accesso avranno sede non solo in città, ma anche nei Comuni di Furci Siculo e di Villafranca Tirrena.

Il modello organizzativo del Punto Unico consentirà un ampio flusso di informazioni tra le sedi operative decentrate e realizzerà il portale unico di accesso ai servizi socio-sanitari e la formulazione del fascicolo sociale del cittadino e costituirà la banca dati a supporto del sistema di monitoraggio e valutazione. Il servizio adotta modalità di intervento socio-sanitario fortemente integrate, effettua la prima valutazione del bisogno sociale e sanitario, garantisce l’ascolto e l’orientamento nella rete dei servizi.

Nello specifico, il Punto Unico costituisce la porta unitaria d’accesso al sistema integrato delle cure domiciliari che accoglie e accompagna il cittadino nel suo percorso nella rete dei servizi e delle risorse domiciliari a favore della non autosufficienza.

Nell’ambito delle attività e dei compiti del PUA, le assistenti sociali cureranno l’accesso, la valutazione e la presa in carico: accogliendo la segnalazione, orientando la persona sull’offerta dei servizi sociosanitari; attivando l’Unità di Valutazione Mutidimensionale per la definizione del programma personalizzato d’intervento, se necessario. Oltre all’accesso diretto delle persone interessate, i casi potranno essere segnalati al PUA, dai familiari dell’assistito, da parte del medico curante o del reparto ospedaliero in fase di pre-dimissione; dal responsabile di struttura residenziale (RSA) o socio-assistenziale (Casa di riposo, comunità/casa protetta); dalle farmacie; dagli operatori del distretto socio sanitario e dei servizi sociali; da associazioni di volontariato e cooperative sociali.

“Il Punto Unico di Accesso realizza il tanto auspicato raccordo – sottolinea l’assessora, Nina Santisi, – tra i Servizi Sociali territoriali e i Servizi sanitari. Altro importante passo avanti nell’evoluzione del sistema dei Servizi Sociali nella nostra città e della infrastrutturazione di base rivolta ad agevolare il percorso verso l’accesso equo e trasparente e la fruizione dei servizi, soprattutto per quei cittadini e quelle famiglie che vivono condizioni di disagio e non autosufficienza”.