Blatte e zanzare. “Il Comune impone leggi ma è il primo a non rispettarle”

Pochi giorni fa Palazzo Zanca ha varato un piano per fronteggiare i problemi derivanti dalla fauna molesta (zanzara tigre, blatte e topi). Si impone a privati e ad alcuni enti pubblici di attivarsi in ogni modo e con ogni mezzo per combattere i fastidiosi insetti e roditori. In caso di mancato intervento, gli organi di vigilanza, dopo i controlli, potrebbero stilare multe comprese tra 25 e 500 euro.

"Tutto lecito – dicono il consigliere comunale Benedetto Vaccarino e il collega della III circoscrizione, Mario Barresi –. Ma poi si specifica che il Dipartimento Sanità del Comune di Messina non ha fondi e addetti sufficienti per espletare servizi di deblattizzazione e derattizzazione. La domanda sorge spontanea: chi multa invece un ente pubblico come il Comune di Messina, che per legge e secondo l’articolo 32 della Costituzione Italiana deve garantire e proteggere la salute dei cittadini? Da 4 anni, l’Amministrazione attuale non ha mai effettuato un tempestivo intervento di deblattizzazione e derattizzazione. Aggiungiamo quintali di spazzatura sparsi per le strade a marcire sotto il sole cocente e la situazione si fa senz’altro più conveniente alle abitudini di zanzare, blatte e topi che scorrazzano a qualsiasi ora del giorno e della notte. Segnaliamo per l’ennesima volta che il rione Gazzi e il rione Provinciale sono invasi (come il resto della città) da blatte e topi. A chi dobbiamo indirizzare la nostra richiesta? E, cosa più importante, chi deve ottemperare a tale servizio? I cittadini? Intanto sta per finire il mese di giugno e la storia è uguale a quella degli anni passati".