Pronto il Piano Spiagge. Prossimi passaggi la pubblicazione sull’albo pretorio e l’esame del consiglio

Il Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, più semplicemente noto come Piano Spiagge, non è più fantasia. Esiste, è stato redatto e a breve verrà pubblicato, così coma da procedura, sull’albo pretorio on-line del Comune di Messina, dove rimarrà “in esposizione” per un mese. Entro questo periodo di tempo potranno essere mosse eventuali osservazioni e, successivamente, verrà posto all’attenzione del consiglio comunale che dovrà condividerne i contenuti. “Sbrigato” anche questo passaggio, il Piano, redatto secondo le Nuove Linee Guida per la redazione del PUDM (pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale nell’agosto del 2011), verrà inviato alla Regione per essere analizzato in conferenza di servizi da tutti gli attori competenti. L’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente si riserverà quindi una valutazione finale per poter eventualmente procedere all’approvazione. I passaggi fin qui elencati non saranno certo brevi, e di sicuro, anche nei prossimi mesi, sarà improbabile parlare di ok definitivo, ma l’aver portato a termine l’iter entro i termini previsti dalla Regione non è certo cosa da poco. Anzi proprio riguardo le scadenze, va evidenziato che Messina, diversamente da quanto avvenuto per gli altri comuni (in totale 122) chiamati ad adeguarsi alle linee guida del PUDM, sarebbe riuscita a rispettare anche il termine iniziale di consegna del 14 febbraio, che però, lo scorso 5 marzo, l’assessore Di Betta ha deciso di prorogare per ulteriori 45 giorni, visti i ritardi di quase tutti le amministrazioni nella redazione del documento.

Un documento che, come si sa, consentirà di fissare regole certe e ben precise nell’utilizzo del litorale, che nella città dello Stretto potrebbe rappresentare un valore aggiunto. Tutto l’opposto di quanto avvenuto finora, dove le coste (e non ci riferiamo solo al “vessillo Maregrosso”) necessitano di maggiore attenzione. Il Piano, già attenzionato dagli assessori Isgrò e Corvaja, è stato redatto sulla base di una cartografia ufficiale rilasciata dal Sistema Informativo del demanio della Regione Siciliana (SIDERSI), che è stata sovrapposta a quella di Messina. In fase di elaborazione (per i dettagli tecnici altro articolo), si è tenuto conto delle caratteristiche geomorfologiche di tutte le aree costiere. Lo strumento regolerà i 60 km di litorale che si estendono sul mar Tirreno e sul mar Ionio e che hanno come punto di snodo Capo Peloro Il limite meridionale del comune coincide con il corso d'acqua del torrente Carne Salata in località Cuturi (Capo Scaletta), mentre ad Ovest coincide con il torrente Gallo passando da Capo San Ranieri (zona falcata), Capo Peloro e Capo Rasocolmo.
L’ITER
Il lungo e complesso iter per la redazione del Piano Spiagge è iniziato nel lontano del 2008. Sin dal suo insediamento, infatti, l’assessore alle politiche del mare Isgrò ha cercato di avviare il processo di redazione dello strumento normativo. Tanti, forse troppi, i momenti di “stand-by” che nel 2010 hanno infatti determinato il commissariamento di Messina per la realizzazione del PUDM, con la nomina dell’architetto Tomasino, rimasto “in carica” fino al novembre 2011. Anche in questo caso, però, la situazione non ha conosciuto una rapida evoluzione e ciò a causa di un “passaggio” che le nuove linee guida del 2011 (le prime sono infatti state pubblicate nel maggio del 2006) hanno “cassato”, ma che il gruppo di lavoro incaricato del Piano (Il R.U.P. Dott. Placido Accolla, il Capo Gruppo Progettazione Ing. Raffaele Cucinotta, il Dirigente coordinatore Ing. Giovanni Caminiti), aveva già avviato e ha dunque portato a termine: parliamo del Rapporto preliminare alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica). Le linee del 2011 hanno invece considerato sufficiente la Valutazione Incidenza Ambientale (VIA). Oggi, finalmente, si arriva alla stretta (quasi) finale. (ELENA DE PASQUALE)