Gasparrini consulente del Prg. Santalco denuncia errori e chiede la revoca della gara

Il consulente del nuovo Piano regolatore generale di Messina sarà il prof. Carlo Gasparrini. Questo, almeno, l’esito della gara aggiudicata lo scorso 13 gennaio ed ancora in fase di contrattualizzazione. Il fatto che dopo tre mesi il contratto non sia ancora stato firmato induce il consigliere comunale Giuseppe Santalco a ritenere che l’amministrazione comunale possa avere dubbi sulle modalità di aggiudicazione.

La gara di consulenza si è svolta in due fasi e, nella seconda, sono stati modificati i requisiti dei partecipanti. In aggiunta, si chiedeva di offrire anche la competenza sulla valutazione ambientale (Vas e Vinca) che non era riservata alla classe urbanistica e paesaggistica oggetto del bando. Per questo, su 17 invitati, solo 9 hanno presentato domanda di partecipazione al secondo avviso.

Ma non si tratta dell’unica anomalia segnalata da Santalco (NELLA FOTO): “Il verbale della commissione ha inizialmente ammesso il raggruppamento temporaneo di imprese composto dagli arch. Carlo Gasparrini, Mosè Ricci e Michelangelo Russo, ma poi ha ammesso alla gara solo Gasparrini, contravvenendo alla regola che ‘i soggetti singoli o in costituendo raggruppamento, partecipanti alla prima fase di qualifica, se ammessi, devono mantenere la stessa modalità di costituzione singola o in costituendo raggruppamento per la valutazione della seconda fase di merito’”.

Santalco interroga il sindaco Accorinti, chiedendo di “invitare il dirigente a revocare in autotutela la determina numero 38 del 18 luglio 2014, che ha aggiunto nell’avviso pubblico le procedure ambientali, e di revocare l’aggiudicazione all’arch. Gasparrini, a causa del procedimento difforme adottato rispetto alla lettera d’invito”.

Addirittura il consigliere sollecita ad annullare l’intera procedura e ad affidare il nuovo Prg non ad un consulente esterno ma solo al Gruppo Piano costituito a dicembre del 2013 o, in alternativa, tramite una selezione mirata, a 5 professionalità messinesi. “L’articolo 91 comma 2 del Codice degli Appalti – conclude Santalco – prevede che, in caso di incarichi sotto la soglia di 100mila euro, gli stessi possano essere affidati dalle stazioni appaltanti, a cura del responsabile del procedimento”. Viceversa, il consigliere si rivolgerà all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, “per appurare eventuali anomalie del bando e della procedura di aggiudicazione.

AGGIORNAMENTO: Pronta la risposta del dirigente del Dipartimento Politiche del Territorio, Vincenzo Schiera, che ha firmato la determina di approvazione dei verbali di gara: "Non sono riscontrate anomalie, è stata accertata la regolarità del procedimento. Il richiamo specifico alle procedure Vas-Vinca nulla innova rispetto alla prima fase in quanto si tratta di procedure ambientali obbligatorie per legge". Tesi perfettamente condivisa anche dall'assessore all'Urbanistica, Sergio De Cola.

(Marco Ipsale)