Accorinti perde Lo Presti e Sturniolo ma trova Udc, Fi, Dr, Ncd e Megafono. Spaccato il Pd

«Come ogni divorzio, anche questo è doloroso». Il sindaco Renato Accorinti commenta così l`addio dei consiglieri Nina Lo Presti e Gino Sturniolo al gruppo consiliare "Cambiamo Messina dal Basso"(vedi video ed articolo correlato). Il primo cittadino è amareggiato umanamente, ma non accetta politicamente l`accusa di mancanza di democrazia e scarsa partecipazione lanciata dai due consiglieri in conferenza stampa. «Inizialmente – spiega – ci riunivamo tutti i venerdì, ma nel corso degli incontri qualcuno assumeva un atteggiamento irrispettoso nei confronti della giunta ed abbiamo interrotto quegli incontri settimanali».

Accorinti si riferisce a Nina Lo Presti più che a Gino Sturniolo e sui due consiglieri è lui stesso a fare un distinguo esplicito. «Nina ha cominciato a fare opposizione il giorno dopo che abbiamo vinto le elezioni ed onestamente non ne capisco il motivo; per Gino questa decisione scatta dopo un anno di amministrazione e mi dispiace».

Entrano nel merito della questione, che ha a che fare con il piano di riequilibrio – bocciato da Lo Presti e da Sturniolo sia nel metodo con cui è stato redatto, in quanto a loro dire calato dall`alto, che nella sostanza – Accorinti afferma: «Davanti avevamo solo due strade: o il piano di riequilibrio o il dissesto e stiamo agendo convinti di fare il male minore per la città. Alternative non ce sono purtroppo» .

Stasera, il sindaco Renato Accorinti sarà in aula insieme a tutta la Giunta per lanciare un appello al Consiglio Comunale affinché approvi la manovra finanziaria, che dovrà passare al vaglio del Ministero e della Corte dei Conti, che dovranno dire se il piano è sostenibile e se Messina può accedere al cosiddetto salvi-comuni e al Fondo di Rotazione nazionale.

L` orientamento dei vari gruppi politici è già abbastanza delineato: il piano incasserà sicuramente il sì dei consiglieri dell`Udc, a cui si si aggregheranno- salvo clamorosi sviluppi – i colleghi di Forza Italia, del Nuovo Centro-destra, dell`unica accorintiana che staserà sarà in aula, Ivana Risistano ( la Fenech è fuori Messina) ; dei Dr e di qualche esponente del Megafono. Il Pd, invece, è spaccato, non c`è una linea unitaria e si prevedono assenze strategiche. Eppure, salvare il Comune del dissesto attraverso il Piano di riequilibrio era uno dei punti del programma del candidato sindaco di centro-sinistra Felice Calabrò.

Alla fine , comunque, i numeri, dovrebbero essere a favore del piano di riequilibrio e dell`amministrazione Accorinti, che potrà così consolarsi della perdita di Lo Presti e Sturniolo, pronti a passare al gruppo misto ed a fare opposizione, vera e costruttiva.

«Non ci soffermeremo sull`abbigliamento del sindaco…», ha affermato la Lo Presti stamattina in conferenza stampa, con una stoccata ai colleghi d`aula.

Danila La Torre