Cronaca

Picchia compagna per farle ritirare denuncia, in carcere 27enne.

Il divieto di avvicinamento non è servito a niente. Ignorandolo bellamente, il ventisettenne messinese denunciato un anno fa dalla Polizia per le vessazioni alla compagna, era tornato ad abitare a casa di lei. Ed aveva ripreso a picchiarla. Anzi, lo aveva fatto con più violenza, per convincerla a ritirare le accuse contro di lui.

Va in carcere il ventisettenne Tommaso B, accusato ancora una volta di violenza aggravata nei confronti della giovane compagna, letteralmente schiava del rapporto malato con l’uomo.

Lei da sola non ce la fa a salvarsi, e a provarci sono sempre i suoi genitori. Anche questa volta la denuncia è partita dalla madre di lei, che ha chiamato la Polizia dopo l’ennesimo ricovero della figlia in ospedale, coperta di lividi e contusioni. Quando gli agenti sono arrivati, hanno trovato la donna ancora sotto choc e ferita. Ha raccontato di essere stata violentemente percossa per giorno dal compagno, che pretendeva che lei ritirasse tutte le denunce.

Nel marzo dello scorso anno al ventisettenne era stato infatti notificato un divieto di avvicinamento siglato dal giudice dopo la denuncia della vittima e dei familiari. Un provvedimento che avrebbe dovuto mettere fine all’incubo cominciato due anni prima, un incubo fatto di insulti, sputi, violenti ceffoni e pugni, di segregazione.

Invece il divieto non è bastato ed in poco la ragazza si è trovata nuovamente nelle mani del suo aguzzino, che ora va dietro le sbarre, come disposto dal Tribunale. E’ difeso dall’avvocato Nino Cacia.