Mercoledì 15 maggio apre lo svincolo di Giostra. Messina inizia a respirare… a metà

La teoria del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Era il 22 novembre del 1997 quando i lavori per la costruzione degli svincoli di Giostra e Annunziata vennero aggiudicati all’associazione temporanea d’imprese con a capo la Torno Internazionale Spa. Termine delle attività fissato in due anni, ipotesi più che ottimistica, ma in pochi avrebbero pensato che per poter usufruire dell’opera, e solo in parte, ci sarebbe stato da aspettare 15 anni e mezzo.

Viene ancor più da sorridere, amaramente, se si pensa che l’accordo di programma, tra il ministero dei Trasporti e il Comune di Messina, risale al 19 dicembre 1989, la “bellezza” di 23 anni e mezzo fa. Le lunghe vicende che ci hanno condotto sino al 2013 appartengono ormai alla storia ed è inutile tornarci su. Anche il presente, però, non è del tutto roseo.

Non sembrerà vero, ai residenti di Giostra, Annunziata e di tutta la zona nord, di poter finalmente avere a disposizione un accesso in tangenziale che consentirà di evitare le lunghe code mattutine per raggiungere il centro città. A riportarli alla dura realtà ci penserà il rientro a casa e le file sulla circonvallazione e sul viale della Libertà. Tra l’altro, chi dal viale Annunziata, e quindi dalla galleria San Jachiddu, vorrà arrivare in tangenziale, dovrà comunque, almeno per il momento, giungere sul viale Giostra e da lì accedervi, poiché l’ingresso diretto dall’uscita della galleria necessita di interventi da parte dell’Anas per evitare pericolosi incroci.

Alla luce di ciò, non c’è da stare troppo allegri, anche in considerazione del fatto che, per la messa in sicurezza del viadotto Ritiro e il montaggio del giunto di collegamento con la nuova struttura in uscita, non c’è neppure una tempistica certa.

L’inaugurazione dello svincolo “in entrata”, in entrambe le direzioni (come confermato dall'impresa Ricciardello), avverrà mercoledì 15 maggio, alle 11.30, ed a presenziare ci sarà il fior fiore della politica. Oltre all’obbligata presenza del commissario del Comune, Luigi Croce, infatti, ci sarà il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, il ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione, il messinese Giampiero D’Alia, l’amministratore unico dell’Anas, Pietro Ciucci, e la deputazione nazionale e regionale messinese.

Politica alla quale si chiede una risposta sull’apertura dell’intera opera e sulla risoluzione di un’emergenza traffico che attanaglia la città di Messina da troppo tempo. L’iter per la messa in sicurezza del viadotto Ritiro va per le lunghe e, procedendo di questo passo, bisognerà attendere ancora molti mesi, se non anni, perché lo svincolo di Giostra possa dirsi realmente e definitivamente completo. L’ultimo incontro sul tema, al Comune, è datato 5 marzo. In quell’occasione si disse che, entro una settimana, il Consorzio Autostrade Siciliane avrebbe stabilito la procedura, negoziata o ordinaria, con la quale appaltare i lavori sul viadotto. La validazione del progetto era stata affidata al Rina, una società privata internazionale di certificazione, che aveva mosso delle prescrizioni delle quali si sarebbe dovuto occupare l’Anas. Così non è stato e il Cas ha allora affidato all’Università di Messina, stesso dipartimento che si è già occupato del Ritiro, il compito di apportare le giuste modifiche richieste al progetto per avere il via libera. Il responso non è ancora arrivato mentre il tempo passa inesorabile. E del resto l’Università – ha fatto sapere il commissario del Cas, Nino Gazzara -, tenendo conto della portata del progetto, ha ritenuto congruo un tempo di tre o quattro mesi per fornire le proprie indicazioni che, a questo punto, non arriveranno prima del mese di luglio. A quel punto, il Cas rimanderà il progetto al Rina che farà una nuova verifica, stavolta con esito presumibilmente positivo. Il Cas dovrà allora validare il progetto e inviarlo all’Ivca, l’ispettorato di viglianza delle concessioni autostradali, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per l’ok definitivo alla gara d’appalto. Una lunga trafila che andava fatta tempo fa. Lo studio sul viadotto, da parte della Sidercem, istituto di ricerca e sperimentazione sui materiali da costruzione, è dell’aprile 2008, anche se il decreto ministeriale del 14 gennaio 2008, entrato in vigore il 1. luglio 2009, ha modificato la normativa tecnica sismica.

A completare il quadro, in negativo, le condizioni della galleria San Jachiddu, inaugurata il 21 dicembre 2010 dall’ex ministro Altero Matteoli. Metà è al buio, le infiltrazioni d’acqua aumentano e, in alcuni punti, la pavimentazione è sconnessa.

Mercoledì prossimo si faccia festa, è un’apertura importante per la città. Ma non si dimentichi che, a distanza di 15 anni e mezzo dall’aggiudicazione dell’appalto, i lavori per gli svincoli di Giostra e Annunziata non saranno ancora terminati. (Marco Ipsale)