Tagliati 5 magistrati dal Tribunale di Messina. I giudici dell’Anm scrivono a Napolitano

Hanno esaminato punto per punto la nuova delibera del Csm del 24 novembre che ha assegnato a Messina solo 5 dei 10 giudici necessari. Lunedì, per oltre due ore, una quarantina di magistrati della giunta distrettuale dell’Anm si sono confrontanti sulla nuova delibera del Consiglio superiore della Magistratura che a fronte dei 14 posti scoperti, ha destinato al nostro Tribunale solo 5 dei 10 magistrati previsti. Uno schiaffo che non è andato giù alla giunta distrettuale che ha deciso di scrivere direttamente al capo dello Stato. comunicando innanzitutto le dimissioni irrevocabili in blocco dell’intera giunta distrettuale dell’Anm, perché, come spiegano nel documento stilato al termine del’incontro – “che il Tribunale di Messina presenta attualmente una scopertura di 13 giudici su 37 previsti in pianta organica (35%); che tale dato, già di per sé allarmante, è reso ancor più drammatico dal carico di lavoro che deve sostenere ciascun giudice”. Un dato che fa riflettere ancora di più analizzando la decisione del Csm che “ha deliberato di destinare al tribunale di Messina nelle prossime assegnazioni di sedi ai magistrati di nuova nomina soltanto cinque posti, lasciando così vacanti ben otto posti, pari al 22%, percentuale di scopertura che non ha riscontro per nessun altro tribunale distrettuale d’Italia (la scopertura maggiore in una sede distrettuale è del 12%); che tale delibera è ancora più sorprendente ove si consideri che la III Commissione del C.S.M. aveva proposto di destinare al Tribunale di Messina nove giudici e che, prendendo a pretesto una nota del Presidente della Repubblica la quale invitava a “tener conto dei principi affermati dalla legge delega sulla revisione della geografia giudiziaria”, il Plenum del C.S.M. ha inopinatamente dimezzato il numero di giudici da destinare al Tribunale di Messina, certamente non da sopprimere”. Il documento prosegue poi con la decisione di “di segnalare al Presidente della Repubblica la gravissima situazione della amministrazione della giustizia a Messina; di diffidare il C.S.M. a revocare in autotutela la delibera in questione, riservandosi ogni azione nelle competenti sedi di giustizia amministrativa;
di restituire le schede per la elezione del C.D.C. dell’A.N.M. in segno di protesta per l’incomprensibile sottovalutazione della gravità della situazione della amministrazione della giustizia a Messina”.