Accorinti plaude al progetto di “quellicheceranoprima” e sorvola sull’impatto ambientale dell’opera

Accorinti e la sua giunta hanno trascorso gli ultimi 2 anni e mezzo a sottolineare le profonde differenze con "quellicheceranoprima" contestandone scelte, strategie politiche, azioni amministrative. Nel caso del progetto per la riqualificazione del Pilone, inserito nel Masterplan e considerato prioritario dall’amministrazione, è accaduto invece il contrario: Accorinti ha applaudito ad un progetto di quellicheceranoprima (leggi qui l’articolo del 2012). Anzi, ha condiviso proprio uno di quei progetti ritenuti prioritari dall’amministrazione Buzzanca e che paradossalmente invece fa a pugni con la filosofia di Accorinti, quella dei suoi 40 anni di battaglie, quella della campagna elettorale del 2013 e quella delle associazioni e movimenti che lo hanno sostenuto. Accorinti di fronte alle contestazioni di Antonio Mazzeo, che con l’attuale sindaco ha condiviso battaglie ambientaliste, prima tra tutte quella contro il ponte e la cementificazione dell'area, sposa la tesi dell’assessore De Cola. Il giornalista Antonio Mazzeo, compagno di tante battaglie, non ha cambiato idea rispetto al 2013 sull’impatto eco-ambientale del progetto del Pilone e dell’intera area. Evidentemente Accorinti sì (palesando un comportamento contraddittorio con il suo passato ed anche con le sue posizioni in campagna elettorale). E lo ha ritenuto tra le priorità da inserire nel Patto della Città Metropolitana.

A noi il progetto piace, è moderno ed europeo. Il problema è che se l’Accorinti di ieri, quello che in cima al Pilone ha trascorso una notte e un giorno per difendere un tratto di paradiso da non deturpare, sapesse che il sindaco di oggi ha sposato il progetto che quel pezzo lo cambia, costruendoci parcheggi,lidi, ristoranti e negozi, magari non sarebbe d’accordo. Peraltro è sempre lo stesso sindaco che negli anni scorsi ha richiesto di spegnere le luci del Pilone per non creare ulteriori danni al passaggio degli uccelli.

Ma andiamo al progetto inserito nel Masterplan, fatto questo che possiamo considerare una vittoria dell’allora assessore Scoglio, lo stesso Scoglio nei confronti del quale Accorinti lancia strali per le sue posizioni. Ebbene, se oggi il progetto esecutivo è inserito nel Masterplan lo si deve ad un’intuizione dell’ex city manager che, come si può leggere nell’articolo di Danila La Torre, datato 12 settembre 2012, pochi giorni prima dell’ingresso del commissario Croce presentò il progetto alla stampa insieme agli ingegneri Bruno e Sergio De Cola.

Si trattava, come si può leggere, di un progetto innovativo illustrato dagli stessi progettisti che si soffermarono sul lido, sugli spazi destinati alla ristorazione ed ai servizi, sulla piazza, sul Museo del Pilone. L’obiettivo, oggi come ieri, era il project financing, peraltro questo un pallino fisso di Scoglio.

Un progetto che calzava a pennello con la filosofia dell’assessore Scoglio ma non con le convinzioni ambientaliste dell’allora battagliero Accorinti. Poiché il progetto in 3 anni non è cambiato,e Mazzeo e gli ambientalisti non hanno cambiato idea, se ne deduce che l’unico a cambiare idea è stato il sindaco.