Ponte, il giudice Davigo: “Porterebbe dal nulla al nulla”. Ardizzone: “Messina e la Sicilia culle di civiltà”

Il dibattito sul Ponte, riacceso dalle dichiarazioni “pre-Referendarie” di Renzi, tra 14 esima e 15esima ai pensionati e promesse varie, terrà banco almeno fino al 4 dicembre. Mentre nei prossimi giorni sarà presentato in Consiglio comunale un ordine del giorno ed alla Camera, entro Natale, approderà il disegno di legge presentato a marzo da Ncd, gli opinionisti di tutta Italia intervengono sulla questione.

A scatenare la polemica sono state le dichiarazioni del presidente dell’associazione nazionale magistrati Piercamillo Davigo che non è stato affatto tenero con le Regioni del sud e si è espresso, più che questioni giudiziarie, sulla fattibilità e necessità dell’opera pubblica, provocando le reazioni di chi si è chiesto a che titolo lo abbia fatto.

Il primo a reagire, è stato, proprio in virtù del suo ruolo, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, che non è entrato nel merito della vicenda (Ponte sì o ponte no) quanto piuttosto sulle parole di Davigo a proposito della Sicilia.

Ecco cosa aveva detto il magistrato intervenendo alla trasmissione di Klaus Davi Gli intoccabili: "In Calabria e in Sicilia è impossibile muoversi agevolmente. Trasferte e spostamenti in quelle regioni richiedono ore e ore. Sono abituato ad andare da Milano a Roma in sole tre ore. Quanto al ponte, mi sembra un ponte che porterebbe dal nulla al nulla: se non ci sono strutture efficienti da una parte e dall'altra non si capisce perché si dovrebbe fare un ponte".

Quel termine, nulla, a proposito della Sicilia, proprio non è andato giù ad Ardizzone, che ha replicato su facebook: "A che titolo il presidente dell'Associazione nazionale magistrati interviene sul tema ponte sullo Stretto e con termini così trancianti? Nel merito (sì o no) si può discutere, ma e' inaccettabile sostenere che il ponte porterebbe dal nulla al nulla. Messina e Reggio Calabria sono state fiorenti città della Magna Grecia, così come la Sicilia e la Calabria, due Regioni splendide per cultura e culle di antiche civiltà "Non ci aspettiamo le scuse – ma che almeno Davigo chiarisca il significato di quel 'nulla'"

E su facebook dice la sua anche l’ex assessore e city manager Gianfranco Scoglio: “L''intervento del dott. Davigo non è riferibile all'Associazione nazionale dei Magistrati la quale non ha tra i propri scopi quella di esprimere opinioni su temi estranei alle proprie finalità né risulta essere supportato da una mozione votata dagli associati. Essa quindi è un’ opinione personale che nel rispetto della dialettica e della democrazia è rispettabilissima. Va però osservato che il dott. Davigo non sa che la Sicilia è strategica nel corridoio scandinavo verso Malta ed i Paesi del Mediterraneo secondo quanto indicato nel Libro Bianco UE con il quale si delineano le infrastrutture per la velocizzazione dei trasporti delle merci e dei passeggeri. Il Ponte non solo unisce l'isola all'Italia velocizzando il trasporto ferroviario ma la inserisce a pieno titolo nella programmazione dei nuovi porti core con una strategia integrata tra porti stazioni ed aeroporti. L'infrastruttura inoltre costituisce forse l'ultima speranza per i calabresi ed i siciliani poiché l'asfittica economia dell'area dello stretto può risollevarsi solo con la realizzazione di una grande trasformazione. Diversamente le politiche trasportistiche si fermeranno a Bari, Taranto e Napoli e la Sicilia e la Calabria saranno escluse dai traffici commerciali ed anche dal turismo vista la difficoltà dei collegamenti che penalizzano soprattutto la Sicilia”.

Insomma, due Regioni come la Sicilia e la Calabria proprio “nulla” non sono e non possono essere sbrigativamente definite utilizzando questo termine.

Rosaria Brancato