Dal G7 agli incarichi di super Le Donne: consiglieri contro Accorinti

Ieri l'irruzione nel Salone delle bandiere durante i lavori del C7, la conferenza delle città metropolitane a cui era presente anche il Ministro Marianna Madia. Un gruppo di consiglieri comunali ha rubato la scena per qualche minuto inveendo contro Accorinti per non aver avuto nessun peso sugli eventi del G7 e hanno stretto provocatoriamente la mano al sindaco di Catania Enzo Bianco per avere invece portato la First Lady nella sua città. A capitanare tutti il capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta che anche oggi non ha smaltito l'indignazione nei confronti del sindaco di Messina e ha deciso di convocare una conferenza stampa per ribadire che la città ha perso un'occasione unica e irripetibile.
"Sarebbe stato un spot mondiale per la città ma il sindaco Accorinti non avrebbe potuto organizzare l'ospitalità delle First Lady perché il suo unico obiettivo era protestare. Accorinti doveva ricordare di essere il sindaco della Città metropolitana oltre che di Messina e il ritorno di immagine sarebbe stato per tutto il comprensorio. Ospitare un evento di quel tipo avrebbe portato le immagini di Messina dentro le case di miliardi di persone in tutto il mondo. Questo è un sindaco che non ama la sua città, ha solo ambizioni personali, maledico il giorno in cui non è passata la sfiducia".
Accanto a Trischitta c'era il collega dei centristi Andrea Consolo e il consigliere Peppuccio Santalco che ha deciso di non sprecare più neanche una parola sul sindaco Accorinti e ha invece voluto riaccendere i riflettori sui molteplici incarichi del segretario, direttore, ragioniere, dirigente delle partecipate Antonio Le Donne.
"Sono profondamente preoccupato e ho già chiesto un'indagine ispettiva. I Revisori dei Conti paventano la possibile illegittimità degli atti amministrativi che potrebbe interferire con la normale azione amministrativa. Cosa accadrà per esempio con la MessinaServizi? Qualcuno ci può dare una risposta? Chiedo al Prefetto, al Procuratore generale, ai Ministeri degli Interni e della Funzione Pubblica di intervenire" ha detto Santalco.
Argomenti e tensioni che si incrociano e si fondono, tutti legati dal filo conduttore della rottura ormai palese tra amministrazione comunale e la maggioranza del consiglio. Il rischio è una paralisi ancora peggiore di quella a cui si assiste ormai da mesi.