Teatro, Cgil, Uil e Fials: “Si faccia chiarezza sul curriculum del sovrintendente”

Sulla vicenda relativa alla nomina del sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele Antonino Saija, dopo i riflettori che il Pd ha acceso in merito ad alcuni aspetti del curriculum presentato all’Ente (vedi articolo allegato) intervengono Slc-Cgil, Uilcom Uil e Fials con una nota.

“ Lo avevamo già detto: a fare troppi proclami di capacità, onestà intellettuale e lungimiranza, auto-proclamarsi come le persone giuste al posto giusto anzitempo, tessere reti e lodi proprie di trasparenza e correttezza … si finisce, prima o poi, per restare imbrigliati nelle stesse reti- scrivono Giuseppe e Antonio Di Guardo e Carmelo Tavilla- Ed è proprio quello che sta succedendo ai vertici del Teatro. Ancora in attesa di conoscere l’esito della verifica sulla ineleggibilità del Presidente Puglisi, scoppia il caso ancora più eclatante del Sovrintendente, “l’uomo giusto al posto giusto” come si era definito in una recente intervista. Le perplessità palesate subito da queste OO.SS. per una “strana” vicinanza ad una nota area dello scenario politico regionale e cittadino, che aveva a nostro avviso spianato la strada alla sua sollecita nomina erano rimaste inascoltate”.

Le tre sigle sindacali fanno quindi riferimento a quanto esposto in conferenza stampa sabato scorso dal Pd in merito ad alcune voci indicate nel curriculum da Saija e per le quali i gruppi consiliari hanno chiesto una verifica rivolgendosi sia al Cda dell’Ente che al sindaco, al presidente della provincia che all’assessore regionale al turismo.

“Sembrerebbe infatti- proseguono Cgil, Uil e Fials- usiamo il condizionale ma chiederemo di effettuare tutte le verifiche del caso, che la documentazione presentata per partecipare alla candidatura per la nomina di Sovrintendente non solo non sarebbe idonea (curriculum non in formato europeo), ma conterrebbe al suo interno informazioni false e tendenziose atte ad indurre (ad occhi, diciamo noi, volutamente poco attenti) all’errore. Sembrerebbe, infatti, che dalle informazioni assunte con i Teatri di Parma e Livorno, non risulti alcuna forma di “sovrintendenza” del Dott. Antonino Saija”.

I sindacalisti ricordano poi come in questi mesi siano stati costretti a protestare per la mancata interlocuzione con Presidente e Sovrintendente nonché per la riapertura del teatro, il 25 settembre, senza la presenza delle legittime maestranze artistiche e tecniche, o per l’attivazione unilaterale di percorsi di natura contrattuale da parte del Sovrintendente, o ancora per il regolamento, varato il 30 ottobre con delibera nr. 33, che ha inteso disciplinare i rapporti con professionisti esterni all’Ente, ma che di fatto ha penalizzato le maestranze storiche del Vittorio Emanuele.

“Ricorderete- prosegue la nota- la nostra denuncia sull’utilizzo incondizionato “dei biglietti omaggio”, smentita dai vertici senza accettare però il contraddittorio. Oggi,

viene naturale interrogarsi, cosa faranno adesso il Presidente della Regione, l’’Assessorato al ramo, il Commissario della Provincia, il Sindaco, gli Onorevoli messinesi alla Regione, così come tutti quelli che si sono esposti a sostegno di costoro e quali provvedimenti prenderanno. E’ vero, viviamo purtroppo in un paese dove il controllato risulta essere la stessa persona del controllore, il corrotto ed il corruttore vanno a braccetto, al Parlamento siedono personaggi dal trascorso quanto meno torbido, gli incarichi istituzionali di comprovata importanza vengono assegnati più per “conoscenza” che per riconosciute e comprovate capacità, ma queste OO.SS. non accetteranno in silenzio quanto si sta ancora verificando e sono pronte a denunciare agli organi competenti tutto quanto non sarà chiarito alla luce del sole”.

R.Br.