L’Ordine dei giornalisti risponde all’avv. Taormina sulle “testate”

"Una frase infelice e fuori luogo quella dell'avvocato Taormina, che non si capisce perché tiri in ballo l'episodio della testata inferta a un giornalista a Ostia. Bisognerebbe avere più rispetto per i cronisti e non alimentare con certe dichiarazioni un clima d'odio che poi rischia di degenerare in episodi violenti come è successo a Ostia".

E' arrivata subito la risposta dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia all'avvocato Carlo Taormina, laciatosi in commenti a ruota libera, dopo l'interrogatorio di garanzia di Cateno De Luca.

Il Presidente dell'Ordine siciliano, Giulio Francese, richiama tutti a toni più pacati: "Per tornare a un clima più sereno ognuno deve fare il proprio lavoro nel rispetto di tutti. Basta allusioni e accuse gratuite".

Sulla stessa linea il consigliere nazionale dell'Ordine, Santino Franchina: "Mentre da tutt'Italia si solleva lo sdegno per l'aggressione di Ostia al giornalista Rai, l avvocato Taormina con le sue sconsiderate dichiarazioni ci fa sapere che non ci possiamo lamentare se poi i colleghi vengono presi a testate. Giustificare il ricorso alla violenza rappresenta sempre e comunque un'affermazione grave in ogni contesto ma diventa ancora più inquietante se può essere il modo di legittimare i tentativi di intimidire i giornalisti e condizionare la libertà di informazione".