Amministrative 2008, cinque -poli- per Palazzo Zanca?

In vista dell’assestamento definitivo dello scenario politico in campo nazionale, a Messina, per quanto riguardo il Comune, va delineandosi un quadro piuttosto articolato.

Dando per certa la candidatura di Francantonio Genovese in rappresentanza del Pd e quella più a sinistra di Rosario Ansaldo Patti, restano da definire il candidato/candidati del centrodestra.

Il Pdl punterà su un candidato di Forza Italia, Garofalo o Stagno D’Alcontres (con An che riceverà il via libera per Buzzanca alla provincia), mentre l’Udc, assodata la spaccatura con il partito di Berlusconi e Fini, sfiderà i due schieramenti più grossi con un -pezzo da 90-, Gianpiero D’Alia. Il deputato dovrebbe avere il supporto anche dell’Mpa, visto che il partito di Lombardo per la presidenza della regione, è vicinissimo all’accordo con l’ex governatore Cuffaro.

Dunque Udc come -terzo incomodo-, molto più forte di Nunzio Romeo nel 2005 e che quasi certamente porterà ad un analogo esito: il ballottaggio.

Scavalcato il duo Briguglio-D’Amore, che se le cose dovessero andare così, potrebbe perdere quei voti alternativi che già pregustava e che avrebbero probabilmente detto molto sul risultato finale. Appare anche poco probabile che l’ex presidente del consiglio comunale possa fare un passo indietro e stringere un’alleanza con D’Alia, quindi -risorgimento messinese- al momento sembra leggermente ridimensionato.

Infine ci sono le candidature dei -fuori dagli schemi-, tra le quali quelle già ufficializzate di Saro Visicaro per Alternativa in Movimento e Filippo Clementi per Forza Nuova e quella imminente de La Destra-Fiamma Tricolore.