Anna Finocchiaro sceglie l’Ars. Almeno per novanta giorni…

Sonia Alfano o Rita Borsellino? Nessuna delle due. Anna Finocchiaro, infatti, ha deciso di tenere per sé il seggio all’Ars che già veniva conteso dalla leader dei “grillini- siciliani e la numero uno della Sinistra Arcobaleno. Nei giorni scorsi aveva annunciato di rinunciare al parlamento siciliano per tornare al Senato, dove era stata eletta in Emilia Romagna, ma adesso avrebbe cambiato idea, con i dovuti “se- e “ma-. La candidata alla presidenza della Regione del Pd, infatti, dovrebbe guidare l’opposizione al governo Lombardo per almeno novanta giorni, il tempo necessario per scoprire l’esito delle elezioni amministrative di Roma, tappa cruciale per il riassetto generale del partito. Fra tre mesi, infatti, il leader nazionale Walter Veltroni avrà definitivamente tracciato il quadro del Pd, e a quel punto la Finocchiaro avrà tutti gli elementi per decidere tra le due opzioni, il Senato, appunto, o l’Ars.

Restano al palo, per il momento, la Alfano e la Borsellino. Particolarmente agguerrita la candidata della lista “Amici di Beppe Grillo-, che a più riprese aveva sostenuto nei giorni scorsi di aver diritto a quel seggio qualora la Finocchiaro vi avesse rinunciato. La decisione, in ogni caso, spetterà alla Commissione Verifica poteri dell’Ars.

La Finocchiaro, adesso, da leader dell’opposizione dovrà ricostruire i “cocci- del Pd siciliano, uscito con le ossa rotte dalle elezioni del 13 e 14 aprile, e dovrà farlo insieme a quei vertici, il segretario regionale Francantonio Genovese su tutti, per i quali non ha lesinato critiche nei giorni scorsi per la gestione della scorsa campagna elettorale, e in particolar modo per la composizione delle liste.