Atm. Casse comunali vuote, si guarda ai fondi regionali con l’aiuto del Prefetto

Non ci sono soldi nelle casse comunali da destinare all’Azienda municipalizzata trasporti, e bisogna tentare di reperirli altrove. A cominciare dai 2 milioni e 800 mila euro che si trovano all’assessorato trasporti della Regione. Questa è una delle certezze emerse stamane durante il tavolo di concertazione in Prefettura convocato per discutere della situazione in cui versa la municipalizzata di Providenti.

“Le casse comunali sono azzerate – spiega Giuseppe Lotronto, Uil trasporti – è sparito dal bilancio anche quel milione e 200 mila euro che era destinato per l’Atm. Ma anche se si riuscissero a recuperare queste somme, basterebbero a pagare le mensilità di novembre. Lo ha confermato anche Providenti-. E a rendere ancora più bollente la situazione sono state le dichiarazioni del commissario Sinatra che ha confermato quanto anticipato da Providenti: “mancano i soldi per le mensilità di novembre, dicembre e tredicesima-.

“La responsabilità di questa situazione è dell’azienda dell’amministrazione comunale- ad affermarlo sono il segretario generale Cgil Franco Spanò e il segretario generale Filt Cgil Pino Foti. “Le dichiarazioni circa l’impossibilità di garantire ai lavoratori gli stipendi, confermano inesorabilmente ciò che da tempo andiamo denunciando, e cioè che il Comune di Messina si è completamente disinteressato del servizio della mobilità urbana-.

A risollevare la situazione potrebbero essere i 2 milioni e 800 mila euro che la Regione Siciliana non ha ancora accreditato. Ecco allora scendere in campo nuovamente il prefetto Francesco Alecci che si è detto disponibile a tentare di trovare un canale di comunicazione con la Regione e far arrivare all’Atm queste somme. Una soluzione che ha visto la piena disponibilità da parte di Cgil,Cisl e Uil. E per non vanificare l’utilissimo lavoro del Prefetto, le organizzazioni sindacali si sono dichiarate disponibili a non intraprendere azioni di protesta.

“Quanto sta accadendo all’Atm era non solo ampiamente prevedibile ma è anche la conseguenza logica dell’assenza di quelle misure concordate, appena un anno fa, con l’Amministrazione Comunale e che prevedevano: un concreto piano di rilancio, il taglio dei costi e nuovi investimenti finalizzati all’aumento dei servizi proseguono Spanò e Foti – invece si è voluto perdere tempo con il risultato che l’Atm, con un bilancio sempre più ridotto, ha finito per utilizzare le proprie risorse per tappare i buchi e non quindi per migliorare i servizi-.