L’Ato3 e quella consulenza poco “etica- da 20.000 euro. Barresi: «Incarico sospeso»

A proposito di nomine politiche e di “spese facili-. Mentre al Comune si piangeva miseria e si cercava, come adesso, di tirare la cinghia in ogni modo, all’Ato3 si provvedeva ad affidare “esternamente- un incarico da ben 20.000 euro per la redazione di un “codice etico-, come previsto tra l’altro dal decreto legislativo 311 del 2001. Incarico affidato dall’ex amministratore delegato Salvatore Lamacchia alla giovane professionista Simona Contestabile, che qualche giorno prima si era dimessa dal Consiglio d’amministrazione dell’Amam nella quale era stata inserita dall’allora sindaco Francantonio Genovese. La Contestabile era anche tra gli eletti delle primarie del Pd, e adesso fa parte anche della lista Sicilia II per la Camera sempre del Pd, mentre qualcuno fa notare che è anche la figlia del segretario aziendale al Comune della Cisl Saro Contestabile. Insomma, una scelta che, al di là dei meriti professionali per i quali noi non siamo nessuno per poter giudicare e ci guardiamo bene dal farlo, sa molto di politica, soprattutto se si pensa che l’Ato3 è quell’Ente arrivato a tanto così dall’apertura di una commissione d’inchiesta sulle famose ventisei assunzioni di circa un anno fa (la cosiddetta “Parentopoli-).

Proprio oggi il presidente dell’Ato3, evidentemente all’oscuro di tutto questo, nonostante fosse accaduto nella sua società, fa notare che «svolgo le funzioni di Amministratore delegato da pochi giorni e apprendo che la società aveva affidato un incarico, avente ad oggetto, tra l’altro, lo studio, la redazione e l’attuazione di un “codice etico-». Decisivo, probabilmente, l’affondo di stamane apparso su Gazzetta del Sud: «Nelle more di una necessaria verifica circa la possibilità di utilizzare risorse professionali interne, pur nella consapevolezza dell’utilità dello strumento operativo, ho provveduto a sospendere l’incarico con effetto immediato». Chissà cosa ne penserà Sinatra.