Buzzanca approva l’operato di Lombardo, si rinnova il duello a distanza con Briguglio

Giuseppe Buzzana contro Carmelo Briguglio, nuova puntata. Il riassunto di quelle precedenti ve lo risparmiamo, il nuovo episodio ha il suo terreno di scontro nella Regione Sicilia, nell’operato del presidente Raffaele Lombardo e nella sua decisione di bloccare il piano di riforma della formazione professionale proposta dall’assessore al Lavoro Carmelo Incardona. E chi pensava che il congresso del Pdl avesse instaurato una sorta di -pax- all’interno della ormai ex Alleanza nazionale, dovrà ricredersi.

E’ di ieri l’affondo durissimo di Briguglio nei confronti di Lombardo: «Sono stato un sostenitore leale dell’attuale presidente della Regione, ma ormai devo constatare con amarezza che Raffaele Lombardo si è ridotto a fare il leader di un piccolo partito anziché il presidente di una grande Regione. La Sicilia non ha più un governo politico, retto da una normale dinamica di collegialità e rappresentanza, ma un governo parallelo formato da alcuni dirigenti generali pretoriani di cui viene premiata la fedeltà personale a Lombardo anziché la competenza e l’imparzialità. La verità è che alla vigilia delle elezioni europee la Regione Sicilia, in tutte le aree dell’amministrazione, è stressata dall’ossessivo shopping elettorale dell’attuale governatore ai danni degli alleati e in particolare del Popolo della Libertà».

Parole di fuoco, alle quali risponde, indirettamente, il sindaco di Messina, nonché deputato regionale Buzzanca, che non cita direttamente il rivale Briguglio ma il cui elogio all’operato di Lombardo ha una tempestività eloquente. «Le incomprensioni che si registrano all’interno del Governo regionale, non servono ai siciliani e determinano scollamenti amministrativi e paludosi ritardi che finiscono per penalizzare anche gli Enti locali. L’assessore Incardona dovrà mettere in atto ora le necessarie conseguenti personali determinazioni circa la sua presenza all’interno della Giunta Lombardo; non si può pretendere di attenzionare il settore della formazione professionale, e distogliere l’interesse per l’erogazione di servizi essenziali per le comunità siciliane come lo sono quelli sanitari e sociali».

Buzzanca lancia anche un appello, per “un tavolo regionale istituzionale” che definisca le vere emergenze della Sicilia in questo momento, quali l’approvazione del bilancio regionale e di tutti i comuni. «Sono scelte di priorità – ha detto Buzzanca – che possano determinare la definizione di una piattaforma per rilanciare la Sicilia e la funzionalità gestionale delle città dell’Isola. E proprio per questo che quale componente del Comitato direttivo dell’Anci Sicilia chiederò al presidente regionale dell’Associazione dei Comuni d’Italia, Diego Cammarata, di attivare un confronto diretto con il Governo della Regione per dare operatività immediata alla pluralità degli interventi per gli Enti locali, in una visione organica condivisa per una fuoriuscita dalla crisi in termini anticiclici e strutturali. In una stagione in cui la gravità della crisi che ha investito la Sicilia si appalesa sempre più preoccupante sul terreno economico e sociale – ha ribadito Buzzanca – Governo, parlamentari e amministratori locali devono assumere la responsabilità di quelle scelte che i cittadini ci richiedono».

(foto Dino Sturiale)