Buzzanca e i deputati regionali: la -vertenza Messina- esiste e arriverà a Palermo

Ai parlamentari nazionali era stato dato l’incarico di coinvolgere il governo nella -questione messinese-, a quelli regionali, invece, tocca il compito di portare a Palermo la -vertenza Messina-. Comunque la si chiami, quella del sindaco Giuseppe Buzzanca non è solo una richiesta d’aiuto ma una vera e propria presa d’atto che questa città è un passo dal baratro. E se a Roma è stato presentato il conto -preventivo- di 500 milioni di euro in vista della costruzione del Ponte, che da sola, senza il corollario necessario di opere di -compensazione-, sarebbe una iattura, alla Regione si chiedono impegni precisi soprattutto su due temi estremamente delicati per Messina: il risanamento e la mobilità urbana.

Allo scopo sono pronti due emendamenti che verranno proposti dai deputati regionali (tra i quali ci sono lo stesso sindaco, il vice Ardizzone e l’assessore Romano) nel corso dell’approvazione della finanziaria regionale. Per quanto riguarda il risanamento: la prima prevede un contributo straordinario di 2 milioni di euro per l’anno 2009 per la locazione di immobili ad uso abitativo temporaneo, più l’autorizzazione alla spesa di ulteriori 3 milioni per il 2010 e di altri 3 per il 2011; la seconda ipotesi amplia la richiesta a 5 milioni di euro. Ma sul risanamento si pensa soprattutto ad una nuova legge, che dovrà concentrarsi su tre concetti fondamentali: la semplificazione dell’iter, con il Comune che dovrà tornare ad essere stazione appaltante (non più, dunque, l’Iacp); il coinvolgimento dei privati, secondo modalità sulle quali, però, non c’è unione di intenti tra i deputati (ci sono perplessità sul project financing, sul tema si riunirà un tavolo tecnico); l’attribuzione della competenza sugli espropri sempre al Comune. «E’ ormai chiaro – specifica Nino Beninati – che la legge 10 non basta più. Per capirci, la aree di risanamento corrispondono a 783 ettari».

Il secondo emendamento alla finanziaria riguarda, come detto, la mobilità urbana, e in particolare l’equiparazione di Messina alle città di frontiera. Messina, cioè, va considerata -nodo fisiologico- per il collegamento tra la Sicilia e il resto d’Italia: per questo verrà chiesto un contributo straordinario di 3 milioni di euro per il 2009, più anche qui spese analoghe per il 2010 e il 2011, «per il miglioramento della viabilità e della mobilità urbana».

Buzzanca e i deputati hanno discusso anche di due disegni di legge. Il primo riguarda il Teatro di Messina: si chiede che il presidente dell’ente sia il sindaco stesso e il suo vice il presidente della Provincia. Il secondo punta all’istituzione del museo regionale del mare e alla valorizzazione dell’acquario comunale.

«Abbiamo concordato istituzionalmente – ha dichiarato Buzzanca – che questi confronti tra i parlamentari regionali messinesi avranno una cadenza regolare, che andremo definendo. Il punto è che la vertenza Messina esiste, e va affrontata in tutta la sua drammaticità».

(foto Dino Sturiale: Buzzanca con De Luca; Beninati)