Buzzanca ottiene i poteri speciali: «Adesso ci vogliono le risorse»

Non si sa se la vera notizia del giorno sia la consegna dei poteri speciali al sindaco Giuseppe Buzzanca o la presenza a Messina del sottosegretario allo Sport Rocco Crimi. Una battuta, la nostra, che riprende quella del deputato Francesco Stagno D’Alcontres, il quale vedendo Crimi, racconta lo stesso Buzzanca, ha gridato al “miracolo-. Scherzi a parte, il Pdl ha scelto di schierare l’artiglieria pesante, stamattina a Palazzo Zanca, per annunciare alla città di Messina la proroga dei poteri speciali e, soprattutto, il loro “cambio di sede-: lasceranno il Palazzo del Governo e l’ufficio del prefetto Francesco Alecci per approdare nella stanza del sindaco, il quale ottiene ciò che rivendicava fin dalla campagna elettorale.

L’ordinanza, che Crimi mostra con orgoglio alla stampa, porta la data del 19 dicembre ed è immediatamente esecutiva. «Ringrazio il prefetto per l’opera sin qui svolta – dice Buzzanca – per lo spirito di sacrificio e l’equilibrio mostrato. Quello dei poteri speciali, però, è un percorso che va sostanziato con le dovute risorse, per questo sarà fondamentale l’apporto dei nostri parlamentari e del nostro punto di riferimento nel Governo, l’on. Crimi, che già fu decisivo per sbloccare l’iter sugli approdi di Tremestieri».

Anche D’Alcontres definisce Crimi «l’anello di congiunzione di Messina con il governo nazionale. Il momento è particolarmente delicato per tutto il Paese, ci sono tante città indebitate e in Sicilia Messina è quella messa meglio. L’appello che faccio, a tutti, è di cercare di parlare bene della nostra città». Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Crimi, messinese doc ma eletto, nell’ultima tornata, nel Lazio, non lesina belle parole per Buzzanca, «punto di riferimento per il Pdl». «Le porte di Palazzo Chigi saranno sempre aperte per te – afferma – sai bene che non hai bisogno di prendere appuntamenti…». Buzzanca incassa e ringrazia. «I poteri speciali sono un esempio dell’attenzione del governo. Dispiace che un’opera che era stata finanziata per 850 milioni di euro, ovvero l’interramento delle Ferrovie, sia stato cassato dal vecchio governo (anche se non risulta che l’opera sia mai stata finanziata, al di là della disponibilità data a suo tempo dal ministro Lunardi). Ma si può ricominciare da capo». Crimi conclude con un consiglio a Buzzanca: «Adesso bisogna presentare progetti, ed è necessario circondarsi della gente giusta nei posti giusti, senza cedere alle tentazioni dei partiti».

Buzzanca sostiene, in questo senso, di aver già intrapreso questa strada, «tanto che le commissioni Edilizia e Urbanistica andranno ai presidenti degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti». Infine chiude la querelle sui poteri speciali nata in consiglio comunale: «Nessuna polemica, ringrazio il consiglio che si fa sempre trovare pronto, come nel caso della Stu. Dico solo che bisogna stare attenti a fare i “pierini-: si rischia, poi, di non venire rieletti». E a questo proposito, il capogruppo del Pdl in consiglio afferma sorridente: «Esprimo apprezzamento per la consegna dei poteri al sindaco, con buona pace di chi evidentemente era contrario».

Sebastiano Caspanello