Centrodestra, domenica di “trattative-, nella notte nuovo vertice Mpa-Pdl-Udc

Nessun dorma. Sono previste le ore piccole per i vertici del centrodestra messinese, che nella notte dovrebbero riunirsi nell’ennesimo vertice con l’obiettivo dichiarato di giungere ad un bandolo della matassa, con un accordo che possa accontentare tutti. Impresa che pare ardua, al momento, ma tutto può succedere, anche se la sensazione è che, comunque vada a finire il summit notturno, questa sarà l’ultima occasione per ricomporre il puzzle. Lo dice il calendario, più di ogni altra cosa, perché fra una sessantina di ore scadrà il termine ultimo per presentare liste e candidati agli uffici elettorali.

Pare ormai assodato che lo scenario messinese cammini per fatti suoi rispetto al contesto regionale, dove nelle ultime ore si profila sì una rottura, ma di tipo diverso, con un’alleanza Udc-Mpa che dovrebbe portare a candidature “autonome- rispetto al Pdl quantomeno nei primi turni nelle varie province siciliane, una sorta di “primarie- per capire chi saranno i candidati forti da appoggiare. A Messina si può escludere da subito un’eventualità del genere, perché proprio Gianpiero D’Alia è stato uno dei più fermi oppositori alla candidatura di Carmelo Lo Monte alla Provincia, ma anche per via del documento ufficiale stilato sabato dalla direzione dell’Udc in cui si conferma appoggio pieno alle candidature di Giuseppe Buzzanca e Nanni Ricevuto.

Di fatto si sono create due “anime- all’interno dell’Mpa, anche se è bene chiarire che non si può parlare di frattura. Da una parte lo stesso Lo Monte e Fortunato Romano, più decisi a proseguire sulla strada tracciata una decina di giorni fa nell’assemblea del partito, ovvero corsa solitaria alla Provincia e appoggio a Fabio D’Amore per Palazzo Zanca. Dall’altra Cateno De Luca, proprio colui che in un primo momento sembrava il meno incline alla trattativa e anche l’estimatore principe di D’Amore, che invece spingerebbe per un riavvicinamento con Pdl e Udc.

Il centrodestra spererebbe anche in un passo indietro dello stesso D’Amore, che renderebbe meno complicate molte cose e metterebbe a posto almeno qualcuno dei pezzi del puzzle, scongiurando allo stesso tempo qualsiasi ipotesi di corteggiamento da parte di Francantonio Genovese in sede di ballottaggio. Ma è assai improbabile che il candidato sindaco di Risorgimento messinese possa tornare indietro, anche perché il ruolo di ago della bilancia potrà portare i suoi frutti.

Difficile, dunque, immaginare cosa possa accadere stanotte, in un vertice inizialmente previsto per stamattina, poi nel pomeriggio e infine rinviato alla tarda serata. Le posizioni sembrano piuttosto cristallizzate, e l’impressione è che solo un colpo di scena potrà mutarle in modo significativo.