La Cgil conferma le critiche

Le soluzioni per salvare l’Atm ci sono, ma la volontà di metterle in atto? Mentre all’Atm si discutono i bilanci consuntivo 2006 e preventivo 2007, Franco Spanò, segretario provinciale della Cgil, dichiara: «Gli strumenti per il rilancio dell’azienda ci sono, ma non vengono messi in atto perché ogni iniziativa viene presa in base ad una logica di potere che non ha niente a che vedere con la qualità del servizio». E continua: «Se si vuole davvero risollevare l’azienda si deve mettere in atto velocemente il cambio di ragione sociale, col passaggio ad S.p.a. L’azienda che si verrebbe a costituire dovrebbe avere il controllo di tutti gli aspetti della mobilità, compresi le zone blu e i parcheggi. In tutta Italia è già così, perché a Messina no?» Riguardo ai passaggi di livello del personale, autorizzati dalla delibera 3/2007 del Consiglio di Amministrazione dell’azienda, contestati dalle Rsu nei giorni scorsi, che hanno coinvolto esponenti di tutte le maggiori sigle sindacali, anche della Cgil, Spanò dichiara che: «I passaggi irregolari non sono figli della contrattazione. Riguardo ai sindacalisti della Cgil che sono stati gettati nello stesso calderone, si tratta di inquadramenti che non fanno altro che formalizzare situazioni di fatto esistenti da tempo».