Il commissario Di Virgilio si presenta alla città

Toccata e fuga. Il primo approccio del capo dipartimento navigazione e trasporto marittimo Silvio Di Virgilio con l’Autorità portuale è durato giusto un giorno, prima di prendere il volo per Roma, dove incombono importanti incarichi ministeriali. E’ il manifesto del commissariamento che sarà? Assodato come siano indiscutibili le qualità professionali di Di Virgilio, le maggiori perplessità di questi giorni riguardavano proprio la concomitanza tra l’importante carica istituzionale del commissario e il suo ruolo di guida di un Ente di importanza fondamentale come l’Autorità portuale.

Ma secondo Silvio Di Virgilio il problema non sussiste. «La scelta del ministro Bianchi – ha dichiarato stamani nel suo primo incontro con la stampa locale – è dovuta proprio ad una particolare attenzione che il Governo ha sul porto di Messina. Per esperienza, so che in concomitanza con scadenze e rinnovi, l’arrivo di un commissario consente un più veloce arrivo alla sostituzione del presidente precedente. L’intenzione mia e della dottoressa Albertina Vettraino, che sarà al mio fianco, è quella di non far pesare l’attività del commissario, che in molti casi so benissimo che rallenta i lavori, e piuttosto di andare avanti e risolvere alcuni problemi. La mia posizione, tra l’altro, all’interno del dipartimento può essere un vantaggio, visto che ho buoni rapporti con tutti i miei colleghi, e potrebbe portare a risolvere alcuni contenziosi».

Sul tavolo del neocommissario ci sono già alcune situazioni spinose, frutto anche del buon lavoro del presidente uscente Vincenzo Garofalo ma al tempo stesso della “sordità- di Palazzo Zanca: il Piano regolatore del Porto, sul quale proprio ieri il capogruppo Udc al consiglio comunale Carmelo Santalco ha presentato una delibera per inserirlo nell’immediato nell’ordine del giorno, e l’accordo quadro sulla zona falcata. Di Virgilio ha manifestato la sua intenzione «a provare a risolvere il contenzioso con l’Ente porto. Alla nascita delle varie Autorità portuali abbiamo già avuto a che fare con contenziosi, che riguardavano più che altro le aree Asi. Qui la situazione è diversa, e tra l’altro parliamo impropriamente di Ente porto, in quanto ormai questi enti sono diventati, appunto, Autorità portuale. Verificheremo insieme come risolvere la questione». Altra problematica sul piatto, la chiusura della Salerno-Reggio Calabria, che inevitabilmente avrà ripercussioni anche su Messina. «Le conseguenze di questa chiusura – chiarisce Di Virgilio – avrà conseguenze in particolare sul traffico pesante, parliamo di 3000 camion, e nello specifico di circa 2700 giornalieri per il transito via mare. L’intenzione è quello di “catturare- questo traffico prima dei blocchi. Una prima esplorazione del ministero riguarda il porto di Gioia Tauro, sul quale bisognerà verificare se sarà possibile dirottare parte del traffico. Un’altra soluzione presa in esame è quella di utilizzare i porti di Vibo Valentia e Corigliano, per i quali i problemi riguardano non tanto i porti in sé, ma la viabilità connessa. Considerando l’intero movimento delle navi, c’è almeno un 30% di traffico da spostare dalla strada al mare. E’ chiaro, andando nello specifico, che non solo Tremestieri sarà destinazione di questo traffico, ma anche Catania, che assorbirà il traffico proveniente da Corigliano. Su questo stiamo analizzando la situazione dell’intera Regione».

E’ chiaro che, non solo alla luce di questa che, con molta probabilità, sarà un’emergenza, l’allargamento dell’approdo di Tremestieri è una priorità. «L’ampliamento dell’approdo – dice Di Virgilio – fu fatto su ordinanza della Protezione Civile. Adesso si tratta di procedere con la consegna, e verificare cosa manca».

Essendo in città solo da ieri, il commissario Di Virgilio ha ancora avuto solo un primissimo approccio con le tantissime tematiche che riguardano l’Autorità portuale: dai rapporti con Rfi («non abbiamo ancora preso in esame l’argomento») alla questione “territoriale- dell’Ente Fiera («abbiamo chiesto le carte, ma se ci sarà un minimo di buona volontà non si potrà che risolvere la questione»). Quanto durerà il commissariamento? «Non dipende da me» risponde Di Virgilio, che su argomenti politici non vuole discutere, e sull’ex presidente, Garofalo, dice solo che «lo conosco, avendolo visto “crescere- come presidente dell’Autorità portuale». Un’eredità pesante, anche per un alto dirigente del Governo come il commissario Di Virgilio.