La commissione partecipate “ispeziona” la sede dell’Ato3: acquisiti atti. La società d’ambito affida nuove consulenze

«Se Maometto non va alla montagna…», si è lasciato sfuggire, col sorriso sulle labbra, qualche consigliere comunale questa mattina. Il Maometto in questione è Antonio Ruggeri, presidente dell’Ato3, più volte invitato a partecipare ai lavori dell’XI commissione consiliare di Palazzo Zanca (la montagna) ma mai presentatosi. Ecco perché la montagna (la commissione) ha deciso di andare da Maometto (Ruggeri), facendogli visita presso la sede dell’Ato3 per avere lumi su delibere di Cda, determine varie e consulenze. Insomma su tutte quelle documentazioni che rispondono alle logiche da “palazzo di vetro” che il sindaco Buzzanca aveva dichiarato di voler seguire fin dal giorno del suo insediamento.

La curiosità è che anche Ruggeri ha raggiunto la sede dell’Ato dal vicino Palazzo Zanca, smettendo le vesti di capo di gabinetto e indossando quelle di presidente della società d’ambito. La sua presenza era richiesta proprio per fornire tutti quei chiarimenti ritenuti necessari dalla commissione presieduta da Nello Pergolizzi, proprio colui che qualche settimana fa, insieme al collega Canfora, aveva gettato ombre sui molteplici ruoli ricoperti dal Ruggeri. Quest’ultimo si è mostrato, comunque, estremamente disponibile nel fornire carte e documenti, dalle copie delle determine a quelle delle delibere dei consigli d’amministrazione, comprese quelle del dicembre 2008 i cui effetti sono ancora esecutivi.

Richiesti anche gli atti relativi all’avviso per la riapertura dei termini di iscrizione agli albi dell’Ato3 (imprese, cooperative sociali, professionisti e collaudatori), oggetto di un’interrogazione di qualche giorno fa dei consiglieri Carreri, Serra, Pergolizzi e Canfora. I consiglieri hanno ravvisato che, ad una prima analisi, alcune delle istanze presentate da cooperative mostrerebbero carenze di documentazioni.

Accertate, infine, tre consulenze affidate il 16 gennaio scorso dal nuovo Cda dell’Ato. Si tratta di Antonio Ortoleva (1.500 euro netti mensili), Antonella Genovese (per lei 1.700 euro, anche qui al netto) e del redivivo Marcello Scurria, ex segretario dei Ds, oggi nel “Laboratorio Messina” (ancora fermo) del sindaco Buzzanca, con stipendio mensile di 1.900, Iva e Cpa esclusi. Tutti contratti a progetto della durata di un anno.