Comune e Provincia avviano lo screening sulle partecipate: lasceranno l’Ente Porto

Obiettivo: tagliare i rami secchi, rafforzare le partecipazioni là dove ce n’è più bisogno. Oggi a Palazzo Zanca si è parlato di società partecipate, del grande buco nero degli enti locali. Lo hanno fatto l’assessore al Bilancio del Comune, Orazio Miloro, e il collega di Palazzo dei Leoni con delega alle partecipate, Michele Bisignano. Uno screening ad ampio raggio sulle aziende delle quali sono soci i due enti, dunque Nettuno, Sogepat, Innovabic, Feluca, Messina Sviluppo, Sogas e Ato3. Con una certezza di partenza: sia Comune che Provincia lasceranno l’Ente Porto. Un’intenzione prannunciata da Bisignano e confermata dallo stesso sindaco Buzzanca.

Per il resto si sta valutando l’opportunità della cessione delle quote di partecipazione di Nettuno, Sogepat, Innovabic, Messina Sviluppo e dell’associazione World Trade Center. Discorso diverso per Feluca, società attualmente in liquidazione: i due enti restano in attesa di conoscere i provvedimenti del Commissario, per le conseguenti valutazioni. «Abbiamo un obbligo di legge – spiega Miloro – che ci porta a dover decidere in maniera repentina, ma anche un obbligo morale verso un’azione di risanamento che può considerare gli obblighi politici. Lo screening sarà sui costi e sulla qualità dei servizi, faremo le nostre valutazioni sulle quote da rafforzare e sui rami secchi da tagliare, le decisioni poi spetteranno ai consigli comunale e provinciale».

«L’obiettivo comune – sottolinea Bisignano – è dare priorità all’amministrazione piuttosto che alla politica. Dobbiamo dare segnali di risparmio, soprattutto in questo particolare periodo, e la sinergia ritrovata tra i due enti è un passo importante». Entro un paio di giorni il confronto tra Comune e Provincia sarà chiuso, la prossima settimana sarà avviato lo screening sulle aziende delle quali i due enti sono soci unici.