Confindustria Sicilia attacca l’Ente Porto di Messina: “Organismo creato per pagare il Cda-

“Enti la cui esistenza è legata soltanto al pagamento dei gettoni di presenza dei consigli di amministrazione. Un esempio? L’Ente Autonomo Portuale di Messina-.

A denunciare così pesantemente la questione è la Confindustria siciliana che, illustrando le proposte che saranno presentate ai candidati alla presidenza della Regione, ha asserito che “in questi ultimi anni abbiamo assistito, da parte di regione ed enti locali ed indipendentemente dal colore politico, alla creazione di aziende pubbliche volte a gestire qualunque tipo di servizio. Sono società che operano in regimi protetti, erogano servizi scadenti e costosi ai cittadini, e sottraggono spazi vitali per capitali ed iniziative private-.

Ed ecco arrivare la “stangata- per L’Ente Autonomo Portuale di Messina, definito come un organismo “esistente da sessant’anni che annovera un solo impiegato a fronte di quattordici consiglieri. Consistenti gli emolumenti dovuti per la loro indennità e quelle di amministratori e revisori dei conti, così come quelli relativi al pagamento di studi e consulenze tecnico legali-.