Consiglio provinciale. Si è insediato Santo Galati Rando: «Grazie alla giustizia». Poi attacco a Natoli e Ventimiglia

Attraverso apposito ordine del giorno suppletivo, Santo Galati Rando detto Dino si è insediato questo pomeriggio come nuovo consigliere provinciale, così come da sentenza del consiglio di giustizia amministrativa depositata in segreteria lo scorso 25 marzo. Dopo la presa d’atto del consiglio e il successivo giuramento, Rando ha pronunciato parole di amarezza per il lungo iter giudiziario che ha frenato il suo ingresso a palazzo dei Leoni: «Cose come quelle che sono accadute in questi due anni e mezzo spero non accadano mai più. Non posso limitarmi a ringraziare la Giustizia per aver dato giusto rispetto al risultato elettorale. Ma è giusto sottolineare alcuni atteggiamenti che si sono susseguiti nel corso dei mesi». Il riferimento è al consigliere decaduto Natalino Natoli ma anche all’assessore al ramo Rosario Ventimiglia, reo secondo Rando di essere stato la «regia» di alcune specifiche azioni. All’attuale componente della giunta Ricevuto il neo approdato ha chiesto di andare a casa. La “difesa” per l’operato di Ventimiglia e l’attività amministrativa svolta da Natoli è giunta dal capogruppo Pino Galluzzo.

L’elezione di Galati Rando è stata decisa dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, che si è pronunciato sul ricorso presentato in appello dal subentrante. Natoli fu proclamato eletto alla carica di consigliere del consiglio provinciale nelle elezioni del 17 giugno 2008 per il seggio attribuito alla lista n.8 (Partito repubblicano italiano) nel Collegio n.5 di Patti, davanti a Santo Galati Rando. Quest’ultimo aveva però avanzato ricorso per “discordanza della somma delle preferenze e non corretta compilazione degli esemplari dei verbali della Sezione 1 del Comune di Castroreale”, in quanto il verbale di proclamazione impugnato, nella parte in cui indicava le preferenze di Natoli attribuiva erroneamente allo stesso un certo numero di voti, esattamente 209 preferenze, indebitamente sottratte ad altro candidato (Portaro), il cui corretto conteggio avrebbe invece determinato l’elezione di Galati Rando. Sottraendo dunque i 209 voti dalle preferenze erroneamente assegnate a Natoli, Galati Rando, con 1239 voti di preferenza, supera il candidato Natoli (1389 meno 209 preferenze erroneamente computate) con il conseguente ribaltamento dei risultati inizialmente sanciti.

Nel precedente grado di giudizio, il Tar di Catania aveva ha dichiarato inammissibile l’impugnativa proposta da Rando per la mancata notificazione a Natoli del ricorso e del decreto di fissazione udienza entro il prescritto termine di 10 giorni dalla comunicazione. Successivamente il Cga Sicilia, con la sentenza del 2 febbraio depositata venerdì 25 marzo, si è espresso apertamente tracciando una linea netta sulla questione e disponendo l’immediata trasmissione della sentenza alla giunta provinciale. Natoli dovrà rifondere Santo Galati Rando, difeso dagli avvocati Marcello Scurria e Fausto Princiotta, delle spese processuali del doppio grado del giudizio, liquidate in complessivi euro 8mila euro.

In consiglio Futuro e Libertà, al quale Galati Rando ha aderito nel maggio del 2009 abbandonando l’area Nania del PdL, “guadagna” un componente che si aggiunge a Biagio Gugliotta (entrambi faranno parte del Gruppo Misto). Perde invece un consigliere la maggioranza. In aula questo pomeriggio erano presenti il deputato regionale Pippo Currenti, il coordinatore provinciale di Fli Giuseppe Laface, il rappresentante dell’assemblea nazionale di Fli Alberto De Luca e una delegazione del comitato sostenitore di Galati Rando. (FOTO DINO STURIALE)