La Corte d’Appello condanna a sette anni l’ex-governatore Cuffaro per favoreggiamento a Cosa Nostra

«So di non essere mafioso e di non avere mai favorito la mafia. Avverto, da cittadino, la pesantezza di questa sentenza che, pero’, non modifica il mio percorso politico». Queste le prime dichiarazioni a caldo dell’ex-governatore della Regione Sicilia Totò Cuffaro condanno a sette anni nell’ambito dell’inchiesta “Talpe DDA” con l’accusa di favoreggiamento e rivelazione di segreto istruttorio e con l’aggravante di aver agevolato l’associazione di Cosa Nostra. Il senatore dell’Udc in primo grado era invece stato condannato a cinque anni, senza aggravante.

«Stando al dispositivo della sentenza le nostre richieste sono state accolte tutte. Il processo contiene in se tutte le prove dei reati ascritti agli imputati» ha affermato il pg di Palermo Daniela Giglio, commentando la sentenza: «La Corte d’appello – ha detto ancora la Giglio – ha rivalutato tutto il materiale processuale con una ulteriore meditazione che e’ proprio l’essenza del secondo grado processuale».