Crisi Rodriquez, Caprì e Barbalace: «Intervenga il sindaco»

Deve essere Giuseppe Buzzanca, nella doppia veste di sindaco e di deputato regionale, ad affrontare l’emergenza lavoro che attanaglia Messina, cominciando dalla maestranza dei cantieri Rodriquez, «che rappresenta da un secolo un vanto per la città». A chiederlo sono, con un’interpellanza scritta, i consiglieri comunali del centrosinistra Nicola Barbalace e Giorgio Caprì, i quali si rivolgono al sindaco affinché «da ufficiale di governo chieda al Ministro allo Sviluppo Economico di convocare un tavolo con la parte datoriale», e si domandano: «che fine ha fatto il “Distretto della Cantieristica” firmato il 18 febbraio 2004?».

«La Cantieri Navali Rodriquez – proseguono i due – rappresenta uno storico caposaldo dell’economia cittadina ed una prestigiosa realtà della Città sin dalla fine del 1800, all’interno lavorano 94 dipendenti e circa 150 costituiscono l’indotto di tale attività produttiva. Il comparto della cantieristica navale viene considerato in tutta Italia come settore in costante espansione, e le Istituzioni locali dovrebbero essere consapevoli che Messina rappresenta da sempre un punto di riferimento qualificato avendo sempre ricoperto una posizione di leadership di mercato a livello mondiale». Nonostante ciò, «l’azienda ha avviato la procedura per la messa in cassa integrazione straordinaria dei lavoratori, e in assenza di un Piano Industriale ci sono tutte le condizioni per ritenere che l’Azienda si stia preparando alla dismissione».

In tutto questo «il 18 febbraio 2004 è stato siglato un protocollo d’intesa tra i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, l’allora commissario Bruno Sbordone, il presidente della Provincia del tempo Salvatore Leopardi, l’assessore regionale all’Industria Noè, il commissario ad acta dell’Ente Porto Pietro Valenti, l’Università di Messina ed il CNEL, finalizzato alla creazione di un “Distretto della Cantieristica” che avrebbe dovuto comprendere le aree della zona falcata, dei bacini di carenaggio, della stazione di degassifica e delle infrastrutture dell’Ente Porto e delle aree limitrofe destinate all’attività navale». Con quel protocollo ci si impegnava «ad avviare tutti i provvedimenti necessari alla realizzazione di iniziative cantieristiche che garantiscano lo sviluppo di un polo d’eccellenza della nautica oltre che la creazione di un tavolo di monitoraggio che avrebbe dovuto verificare tutti i passaggi necessari per arrivare alla creazione del Distretto». Un distretto che, di fatto, «sarebbe stato anche una tutela per tutti i lavoratori del comparto».

Perché tutto è rimasto fermo ad allora? Caprì e Barbalace chiedono al sindaco di «intervenire tempestivamente come rappresentante dell’amministrazione comunale, al fine di mettere in piedi tutti i provvedimenti necessari a tutela dei lavoratori della Cantieri Navali Rodriquez che la Città di Messina non può permettersi di perdere», e al tempo stesso di «far ripartire il procedimento avviato nell’ormai lontano 2004 per la costituzione del polo di eccellenza che avrebbe dovuto creare il Distretto della Cantieristica”».

(nella foto di Dino Sturiale, i lavoratori della Rodriquez durante il sit-in in Prefettura)