Domenico Nania scrive al Corriere della Sera: -Io condannato? Avevo 18 anni-

In merito ad un articolo pubblicato dal Corriere della Sera sui candidati a rischio per via della scelta di Pd e Pdl di non presentare coloro che hanno ricevuto una condanna in tribunale, il vicepresidente dei senatori di An Domenico Nania, ha inviato una lettera al direttore del quotidinano milanese Paolo Mieli.

-Apprendo con stupore che tra quei nomi ci sia pure il mio -scrive Nania. E’ vero che sono stato condannato per lesioni volontarie, si tratta di un fatto avvenuto quarant’anni fa, il 2 ottobre del 1969, quando avevo diciotto anni. Quella volta non sono stato soltanto condannato, ma sono stato anche dieci giorni in carcere per degli scontri tra giovani di destra e di sinistra-.

-Mi dispiace che il mio nome sia stato accostato a chi è stato invece condannato per tangenti e corruzione -ha concluso- e confesso che non mi aspettavo che un quotidiano come il Corriere della sera si allineasse ai Travaglio o ai Grillo che spesso confondono tra chi, magari sbagliando, ha ritenuto di difendere grandi ideali e chi invece era motivato da altri interessi-.