Elvira Amata eletta presidente della Commissione Statuto all'Ars

Elvira Amata eletta presidente della Commissione Statuto all’Ars

c. casp.

Elvira Amata eletta presidente della Commissione Statuto all’Ars

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martedì 17 Luglio 2018 - 16:46

La votazione al termine di polemiche non ancora sopite. Il gruppo Pd non partecipa ai lavori

Elvira Amata è il nuovo presidente della Commissione Statuto all’Assemblea regionale siciliana. L’elezione è giunta a coronamento di una serie di polemiche, per nulla sopite. “Non abbiamo mai partecipato e non parteciperemo ai lavori della Commissione Statuto”, hanno ribadito i parlamentari Pd Baldo Gucciardi e Antonello Cracolci. E proprio Gucciardi, eletto vicepresidente nonostante fosse in congedo, ha fatto sapere che non accetterà l’incarico.

“Il gruppo parlamentare del Pd – chiosano Cracolici, Gucciardi e il capogruppo Giuseppe Lupo – é contrario alla costituzione della commissione Statuto perché nasce senza un credibile programma dei lavori. Siamo contrari al proliferare di commissioni solo per creare nuove poltrone senza alcuna utilità”. Oltre ad Amata, parlamentare regionale di Fratelli d’Italia, la Commissione ha votato Elena Pagana (M5S) vice presidente vicario e Gucciardi (vice presidente. Il ruolo di segretario è andato al capogruppo di Forza Italia Giuseppe Milazzo.

Il capogruppo dell’Udc, Eleonora Lo Curto, sino a questa mattina aveva rivendicato la presidenza per Vincenzo Figuccia sostenendo che il partito in cui milita Amata sia “distante dall’autonomismo siciliano”. Ciò nonostante, completate le operazioni di voto, Lo Curto ha augurato “buon lavoro alla collega Elvira Amata, eletta oggi presidente della Commissione Statuto. Sono certa che svolgerà questa importante funzione – ha aggiunto – con l’impegno e la dedizione che merita un organismo parlamentare dal quale passano le leggi di revisione dello Statuto e le norme per una piena applicazione dello stesso. Confido molto sul fatto che la presidente Amata – ha concluso il capogruppo Udc -possa dare un impulso notevole nell’esame delle questioni normative attinenti l’ottemperanza alle previsioni fiscali in materia tributaria e fiscale”.

AMATA: "ONORATA DI ACCOGLIERE QUESTO IMPEGNO"

“Sono onorata – ha commentato Amata – di accogliere questo impegno di cui i colleghi della Commissione, all’unanimità, hanno ritenuto d’investirmi. La Regione siciliana rappresenta un’eccezione straordinaria nell’ordinamento italiano. Il nostro Statuto – ha aggiunto – costituisce uno strumento grazie a cui la nostra terra potrebbe godere di misure in grado di affrontare le criticità della Sicilia, i cui problemi e le cui chance sono decisamente diverse da quelle delle altre realtà italiane e nello specifico anche del mezzogiorno.

La questione meridionale – prosegue il neo presidente – continua ad insistere da tempi immemori e senza una soluzione concreta, ad oggi. Un paradosso incredibile al quale è tempo di dare risposte”, afferma la parlamentare di Fratelli d’Italia. È noto che alcune prerogative statutarie non sono ancora adesso applicate.

Bisogna discutere praticamente i modi per attuare delle migliorie al nostro Statuto che siano in grado di fornire risposte alle sempre più stringenti richieste di una regione caleidoscopica, dalle moltissime peculiarità geografiche, culturali, artistiche e persino sociali. Il tutto senza tralasciare i tempi sempre più frenetici nei quali viviamo e che ci impongono non solo interlocuzioni continue con l’Europa e l’estero in generale ma soprattutto una capacità nel competere con i mercati internazionali sotto tutti i punti di vista”.

In merito alle recenti polemiche circa la composizione dell’ufficio di presidenza, Amata sostiene che “Fratelli d’Italia è sí un partito sovranista, ma la sovranità a cui guardiamo è quella del popolo, non certo di un centralismo romano dispotico e burattinaio. Roma riteniamo sia e debba essere una matrice in grado di dare una seria guida alle locomotive che, autonomamente, possono e devono seguire un percorso di crescita e sviluppo. Pensiamo a lavorare sinergicamente per uno scopo che sono certa è comune: lo sviluppo della nostra terra.

Gli atti che saranno esitati – conclude Elvira Amata – dovranno essere condivisi ed elaborati senza lasciare che sovrastrutture e contrapposizioni strumentali abbiano la meglio. Questa è una commissione diversa da tutte le altre e grazie al nostro lavoro possiamo davvero fare la differenza. Sono certa che agiremo tutti responsabilmente”.

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