Fabio D’Amore rilancia Risorgimento Messinese, presentata la bozza di statuto

Fabio D’Amore fa sul serio. Sembrava essersi defilato dopo l’ottimo risultato conseguito alle ultime amministrative (12mila preferenze, che in caso di ballottaggio chissà cosa avrebbero potuto fruttare…), in realtà ha solo lavorato dietro le quinte per dare una forma e una struttura politica alla sua “creatura- (ma anche, è giusto ricordarlo, di Carmelo Briguglio, prima della “scissione- estiva), Risorgimento Messinese. Un movimento che da ieri sera, quando nell’ex spazio del “Romolo Valli- D’Amore e i suoi hanno presentato la bozza dello statuto, vuol diventare “grande-, trasformandosi in una vera e propria associazione politica, con tanto di tesseramento, che partirà il 7 gennaio, e congresso cittadino, che nelle previsioni dovrebbe svolgersi tra febbraio e marzo 2009.

L’iniziativa vede protagonisti, naturalmente, anche Salvatore Serra e Nino Carreri, consiglieri comunali di Risorgimento messinese. «Dopo il successo ottenuto dal nostro movimento nell’ultima tornata elettorale – ha sottolineato Carreri presentando la bozza dello statuto associativo – sentivamo il dovere di dare forma ad un “fenomeno- che ha visto protagonista l’ex presidente del consiglio comunale Fabio D’Amore, capace senza alcuna struttura partitica alle spalle di sfondare il muro delle 12.000 preferenze nella corsa per l’elezione a primo cittadino».

Così, invece, D’Amore motiva il logo dell’associazione, che porta impresso un grande cuore con all’interno la stele benedicente della Madonnina del porto di Messina. «Una simbologia che ci sembra quanto mai appropriata, avendo questa terra un grande bisogno di amore e di fede. Stiamo portando avanti un progetto che si prefigge di ridare voce a tutti quei cittadini onesti che sentono il bisogno di partecipare alla vita politica di Messina avendo come unico fine il bene comune».

D’Amore si è quindi soffermato sull’attuale crisi d’identità della città dello Stretto e sulla «necessità di non arrendersi con fatalismo ad un destino che, per storia e tradizione, non appartiene a questa città». Dal leader di Risorgimento parte infine un invito a reagire al malcostume dilagante, mettendo al bando tutti coloro che fanno mercimonio della politica, utilizzando la res-pubblica per “interessi personali-. «Che il 2009 possa essere l’anno di Messina, ma non solo a parole quanto piuttosto con l’evidenza dei “fatti-. Quei fatti – ha concluso D’Amore – che senza un serio lavoro non potranno mai sostanziarsi diventando invece beffa e danno per chi ancora crede nelle regole della democrazia».

Alla presentazione hanno preso parte, oltre D’Amore, Serra e Carreri, gli altri esponenti del movimento Nello Caruso, Antonio Perna, Francesco Berenato, Carmelo Santoro e Nino Fiannacca.

(nelle foto: D’Amore; Serra e Carreri)