Fiera. Il consiglio provinciale prova a dare una scossa per il futuro dell’Ente e della cittadella

Stamattina al consiglio provinciale si è discusso della Fiera di Messina, dell’Ente e delle aree che ancora (probabilmente per poco) lo ospitano. Lo spunto è arrivato da una mozione presentata dall’Udc unita (Udc e Il Centro con D’Alia), che ha voluto impegnare l’amministrazione affinché vengano posti in essere tutta una serie di passi necessari a valorizzare una risorsa negli ultimi anni evidentemente sprecata. Si chiede nello specifico che vengano -salvati- gli oltre sei ettari di spazi della cittadella fieristica, procedendo ad un’apertura stabile a beneficio dell’intera città, individuando però al contempo superfici che siano pronte ed idonee ad ospitare le manifestazioni e la Campionaria.

Nel testo si chiede anche al presidente Ricevuto di coinvolgere -tutte le autorità competenti per l’individuazione di attività che provengano dall’affaccio al mare-. Per discutere del futuro della Fiera saranno invitati in aula il prossimo sette novembre lo stesso Ricevuto, il sindaco di Messina Buzzanca, l’assessore regionale Di Mauro (nella foto) e i vertici dell’Ente, individuabili attualmente nel commissario straordinario Giuseppe Grazia e il vice Igor Germanà (oggi presente Giovanni Bitto pur se non in vesti ufficiali). Il documento che si dovrebbe discutere in quella sede però, anche se scritto come detto dall’Udc, sarà condiviso. Lo si deduce dall’intervento odierno del consigliere Giuseppe Grioli, che ha chiesto se il gruppo di centro avrebbe aperto ad eventuali modifiche ed integrazioni. La risposta è stata affermativa. Dunque il testo verrà depositato prima della data stabilita per il confronto e all’ordine del giorno verranno possibilmente di volta in volta analizzati i vari aspetti, per un documento definitivo che sarà consegnato come atto dell’intero consiglio.

La data fissata non è stata posta troppo avanti nel tempo, nella speranza che i tempi siano celeri. A tutt’oggi infatti, nonostante l’impegno di Ricevuto e Buzzanca di portare in città il rappresentante del governo regionale Mauro, non sono giunte risposte e l’Ente corre il rischio di dovere lasciare i propri locali con la conseguente, elemento da non sottovalutare, possibilità di perdita del posto di lavoro per i dipendenti e di negativa immagine fieristica a livello nazionale.