Alluvione, Lombardo “incassa” la solidarietà dei costruttori. E Buzzanca lo attacca: «Inadeguato»

Lui ha perso la moglie e i due figlioletti. Lei non ha più i suoi ragazzi, i fratelli Leo e Christian. Entrambi hanno visto la furia del fango distruggere le proprie vite, le proprie famiglie. E pur consci del fatto che nessuno restituirà loro i propri cari, ieri hanno potuto dire grazie al bel gesto di solidarietà dei costruttori messinesi. Nino Lonia e Raffaella Ingrassia, la madre dei fratelli Maugeri, riceveranno attraverso la Regione un sostanzioso aiuto per acquistare una casa e poter provare a ricominciare. Insieme a loro, un grazie arriverà dall’intera comunità di Giampilieri, perché sempre coi fondi raccolti da Ance (Associazione nazionale costruttori edili), Fillea Cgil, Filca cisl e Feneal Uil, sarà possibile recuperare la scalinata della Madonna delle Grazie, nuovo simbolo di potenziale rinascita di un paese ferito a morte. Questi i temi dell’incontro tenutosi oggi pomeriggio nella sede messinese del dipartimento regionale della Protezione civile, fra il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e i rappresentanti dei costruttori edili, presenti anche il dirigente provinciale della Protezione civile Bruno Manfrè e l’ingegnere capo del Genio Civile Gaetano Sciacca.

All’incontro hanno preso parte, fra gli altri: Antonino Ricciardello (vicepresidente Ance Messina), i tre segretari provinciali di categoria Giuseppe De Vardo (Feneal Uil Messina), Giuseppe Famiano (Filca Cisl Messina) e Biagio Oriti (Fillea Cgil Messina); il presidente di Unicoop Angelo Libetti. «Sono grato all’Ance e alle tre organizzazioni sindacali – ha detto Lombardo – per la grande dimostrazione di solidarietà che hanno fornito aderendo alla nostra proposta di destinare parte dei fondi raccolti in favore delle popolazioni alluvionate per due delle famiglie più colpite, per permettere loro di comprare una casa e ritrovare almeno la stabilità abitativa perduta due anni fa. L’autorità commissariale si è già attivata per aiutare le due famiglie e il contributo di queste associazioni è certamente determinante. Tra l’altro stiamo anche contribuendo al finanziamento dei lavori di ristrutturazione della scalinata del santuario di santa Maria delle Grazie, rendendo possibile, con i fondi raccolti da Ance e sindacati, il recupero di questo monumento e, insieme, il sostegno alle famiglie colpite».

«Il mondo della costruzioni – ha detto Ricciardello, a nome delle associazioni che hanno compiuto la raccolta dei fondi – è abituato a lavorare in maniera concreta e, insieme alla organizzazioni sindacali, abbiamo raccolto dei fondi che inizialmente intendevamo destinare ad un’iniziativa per le popolazioni di Giampilieri e, poi, accogliendo la proposta del presidente Lombardo, abbiamo voluto dare un segnale di speranza a due famiglie». Da Ricciardello e dai sindacati, però, è giunto anche un accorato appello rivolto proprio a Lombardo, al quale sono stati chiesti impegni precisi per rilanciare un’economia che, a livello locale e provinciale, specie nel campo dell’edilizia, è giunta ad un punto «drammatico».

La visita di Lombardo a Messina è coincisa, però, con l’ennesima polemica politica, scatenata dal sindaco Giuseppe Buzzanca con alcune “roventi” dichiarazioni rilasciate al sito dell’Anci, commentando il nubifragio di Roma: «Davanti a una bomba di acqua come quella esplosa ieri a Roma, neanche la città più attrezzata avrebbe potuto cavarsela facilmente. Ma per quel che riguarda la prevenzione del rischio idrogeologico il discorso è molto diverso: la prevenzione si può fare, anche se spesso viene impedita dalle pastoie burocratiche e dalla mancanza di risorse». E qui arriva la polemica con Lombardo: «Purtroppo Giampilieri non è ancora stata messa in sicurezza. Sono costretto a estenuanti bracci di ferro, soprattutto con il governatore della Regione che, mi duole dirlo, non si sta dimostrando all’altezza del suo compito. Il risultato è che i lavori di messa in sicurezza vanno avanti più che a rilento». Per quanto riguarda la generale messa in sicurezza del territorio, Buzzanca ha confermato che «Abbiamo in campo alcuni progetti decentrati sia con il ministero dell’Ambiente che con la Regione siciliana. Abbiamo calcolato che servirebbe un miliardo per i lavori di messa in sicurezza del territorio cittadino. Ma fino ad oggi la cifra stanziata è pari a zero».